Un viaggio on the road di 12 giorni tra le regioni più belle della Francia: ecco l’itinerario ideale per vedere i luoghi più famosi di Loira, Bretagna e Normandia.LOIRA (3 giorni)La Valle della Loira, la più calda tra le tre regioni, è composta da colline e pianure tra cui scorre l’omonimo fiume e i suoi affluenti, come lo Cher a Chenonceau. Ottima base a metà strada per visitare i principali e famosi castelli, a Chenonceau c’è uno dei più conosciuti e ritratti nelle fotografie: il castello sull’acqua, con gli archi che si riflettono nello Cher e tu che non capisci se è più magico quello sopra o quello sotto.Un consiglio: di sera, pagando la metà (6 euro), potete vedere il castello (senza entrare nelle sale), e i giardini; lo spettacolo di luci e suoni sul fiume è davvero suggestivo! La foto qui sotto penso parli da sola.
Chambord è forse il più imponente castello della zona, ad est di Chenonceau; la visita dura un paio d’ore, ma considerate anche il viaggio di un’oretta. Proseguite poi per il centro storico di Blois (lasciate perdere il castello) e infine rientrate passando da Amboise (oltre al castello che domina il borgo, c’è da vedere la casa di Leonardo da Vinci).Il secondo giorno ci si sposta verso ovest, direzione il castello e i bellissimi giardini di Villandry: fate il biglietto per i soli giardini perché l’interno del castello non ha nulla di speciale. Invece questi ultimi sono curati e fioriti, c’è l’orto e un labirinto; dal belvedere in cima alla collina avrete una visione d’insieme spettacolare.Non lontano da qui troverete poi il borgo e il castello di Azay-le-Ridau: visitate il primo, perché il secondo è in ristrutturazione fino al 2017 e non ne vale la pena, al momento. Mentre meritano le vie del paese, che sembrano quelle di un film Disney, con decorazioni appese e sorvolanti le stradine pedonali.Infine, rientrando verso la base, fermatevi a visitare il castello della Bella addormentata nel Bosco, a Rigny-Ussè, dove si dice che Perrault sia stato davvero ispirato nella scrittura della famosa fiaba. Gli interni narrano del passato del castello insieme alla famosa fiaba grazie a manichini, musiche ed effetti speciali. È di proprietà privata, quindi costa un po’ più degli altri: 14 euro a testa (gli adulti).La Valle della Loira è una regione ideale anche per chi ama la bicicletta: i paesaggi sono ancora più dolci mentre il sole si specchia nei fiumi, all’ora del tramonto.BRETAGNA (6 giorni)Sono tanti i borghi meritevoli di una sosta una volta entrati in Bretagna. Il primo che consiglio è quello della foto qui sotto: La Gacilly.
Un paese piccolo, che visiterete in meno di un’ora: il punto più romantico per le foto è il ponte sul fiume, tutto pieno di fiori. Ogni estate ospita il più grande Festival di Fotografia di tutta la Francia all’aria aperta: quest’anno il tema era il cibo, in collaborazione con Expo. Consiglio, infine, di provare la famosa galette bretonne in uno dei ristorantini del borgo: è simile alla crêpe, ma è fatta con farina di frumento, il che la rende più rustica.Se vi piacciono i borghi medievali allora dovete visitare Malestroit, Rochefort-en terre e Josselin: il primo per la piazzetta in fiore (Place du Bouffay) con i tavolini dei bar pieni di gente davanti alla chiesa e per le case sul fiume; il secondo per la pulizia, l’ordine e i tanti angolini tutti da fotografare (fiori sui balconi, decorazioni alle finestre, atelier di artisti, botteghe di torrone, birra e dolci bretoni al burro, ma soprattutto per il romantico castello in cima alla collina, visitabile dall’esterno). Infine il terzo, per le case a graticcio colorate, il profumo di molluschi e patatine fritte e i pochi turisti a visitare il castello sul fiume. Sono tutti e tre dei piccoli gioiellini dall’architettura molto simile, dai dettagli curati e dalla tipica atmosfera francese, con qualche musica di sottofondo che esce dai cafè.Imperdibile poi Vannes con il suo porticciolo, gli antichi lavatoi fuori dalle mura della città e i mercati con prodotti tipici e a km 0. E infine è sicuramente da visitare anche la cittadina di Rennes e le sue case a graticcio: prendetevi un paio d’ore al tramonto.La Bretagna più selvaggia la si incontra a picco sull’Oceano Atlantico, a Pointe du Raz: scogliere e scogli, fari e onde all’orizzonte; solo il vento a coprire il rumore dei pensieri. Il centro visitatori ha un ampio parcheggio (6 euro), la visita è gratuita. Consiglio poi una visita alla deliziosa Locronan, cittadina medievale al cui centro sorge la piazza della chiesa. Assaggiate qui il kouign amann: un dolce tipico della zona, a base di pasta sfoglia e burro. Lo trovate in molte varianti: consiglio quella classica e con le mandorle!Infine, una cenetta nella cittadina di Quimper: è arrivato il momento di assaggiare il piatto tipico, le moules frites, ovvero cozze servite in un pentolone nero con patatine fritte! E poi, se vi va, anche un piatto di ostriche fresche di giornata, ovviamente crude.Nel viaggio verso la Normandia fermatevi a Cap Frehel, altro luogo suggestivo in cima a una scogliera dominata da uno dei tanti fari della costa. Super carino e ricco di scorci e antiche vie medievali anche Dinan, nella Côtes-d'Armor. Sconsiglio invece Saint-Malo, la città corsara: personalmente, rispetto a tutte quelle che ho visto, è la città bretone che mi ha colpito di meno. Molto bretone invece Cancale, con le tipiche case affacciate sulla lunga o corta spiaggia (dipende dalle maree) e il mercatino di ostriche in fondo alla baia (è la maggior produttrice della Bretagna).NORMANDIA (3 giorni)Eccoci in Normandia!Mont Saint Michel è proprio sul confine con la Bretagna, ma è considerata già Bassa Normandia: sicuramente da inserire nell'itinerario, ma consapevoli del fatto che è diventata molto turistica. Quello che con l'alta marea una volta era un isolotto, oggi è collegato perennemente alla terra ferma con un ponte percorribile a piedi o in bus; il parcheggio costa 12 euro se ci si ferma più di 2 ore. L’abbazia merita la visita e il borgo è delizioso, ma se viaggi in estate meglio venire al tramonto. Settembre invece è un ottimo mese.
Il viaggio prende ora un’altra piega, quella della memoria storica: ovunque si respira lo sbarco degli americani del 6 giugno 1944: alcuni paesi qui oggi vivono solo di questo turismo post-guerra.Ciò che secondo me merita la visita è il paesino di Sainte-Mere-Eglise, con la statua del paracadutista rimasto impigliato sul tetto della chiesa. Sicuramente anche Bayeux per il museo dedicato allo sbarco e alle operazioni militari di quei giorni delle truppe inglese, canadesi e americane e per la cattedrale illuminata meravigliosamente di sera. Infine Omaha Beach (punto dello sbarco) e il cimitero americano (con il centro visitatori gestito dagli Stati Uniti), con quell’enorme distesa verde ricoperta di 9.000 croci. Nomi e cognomi di ragazzi da tutta l’America, vite spezzate che mai più hanno rivisto la propria terra. Impossibile non commuoversi: tanta morte tutta insieme difficilmente si vede altrove.Se il tempo lo consente (per questo, viaggiando in tenda, io ho dovuto interrompere in anticipo il viaggio), consiglio di visitare anche la cittadina e il porto di Honfleur, le falesie di Etretat e Fecamp, la cattedrale di Rouen, il borgo di Les Andelys e infine la casa di Monet a Giverny: luoghi meravigliosi e dove conto certamente di tornare!
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