Quattro tappe da non perdere sulla Gold Coast

Quello lungo la Gold Coast è stato uno dei tratti del viaggio in Australia che ho preferito; siamo sulla Pacific Highway, la strada che collega Sydney a Brisbane, dove ogni scorcio ha la capacità di lasciare senza fiato: se ci andate, vi auguro di percorrerla con molta lentezza, scoprirete tantissime meraviglie. Qui vi dico le quattro tappe che secondo me non si possono assolutamente perdere, poi ovviamente più ne aggiungete meglio è!

Port Stephens

Anna Bay, Sand Dunes

Port Stephens più che di un paese è il nome di una zona intera: io ho scelto di dormire ad Anna Bay, famosa per le Sand Dunes. Le Sand Dunes, o Stockton Bight, non sono altro che la più lunga barriera di dune dell’emisfero australe: alte circa 30 metri, costeggiano l'oceano per 35km tra questa zona e Newcastle, e in diversi punti è anche possibile farci surf (sì, sulla sabbia, non bastasse l'oceano che c'è davanti!), o percorrerle coi quad. Poco a nord di Anna Bay, segnalo Nelson Bay: questa cittadina in sè non è niente di che, ma vi consiglio di fare una sosta per un motivo ben preciso, Red Neds; uno dei piatti forti della cucina di questa parte d'Australia è la meat pie, una specie di torta salata preparata con qualsiasi tipo di ingrediente, dal pesce alla carne, fino alle verdure, e Red Neds è uno dei posti più famosi per assaggiarla: non perdetelo!

Port Macquarie

Koala Hospital, Port Macquarie

Port Macquarie nasce come colonia penale dove trasferire i detenuti da Sydney; al giorno d'oggi si presenta come un paesino tranquillo, dove la vita scorre molto lenta e l'atmosfera è rilassata: se siete amanti dell'atmosfera coloniale, questo è il posto che fa per voi. Port Macquarie ha uno dei breakwall più colorati che abbia mai visto, è bello passeggiare accanto alle onde e scoprire la fantasia di chi ha decorato i sassi: sono tutti diversi tra di loro, e tutti sgargianti. Ma per quanto mi riguarda, il punto forte di questa tappa è il Koala Hospital, un centro gestito da volontari che si prendono cura dei tanti koala vittime di incidenti stradali, o che comunque non sono autosufficienti, vuoi per una malattia, vuoi per questioni di vecchiaia. Vi consiglio un giro in questo centro perchè la disponibilità dei volontari è deliziosa, ed è bellissimo vedere con quanto impegno svolgono il loro lavoro ogni giorno.

Coffs Harbour

Il museo del surf, Coffs Harbour

Coffs Harbour si trova a nord di Port Macquarie, praticamente al confine tra New South Wales e Queensland; mi ricordo di questo paesino costiero sostanzialmente per tre motivi: uno kitsch, uno goloso e uno unico nel suo genere. Quanto al kitsch, il riferimento è al Big Banana, un parco divertimenti a tema costruito nei pressi di una piantagione di banane; onestamente non credo proprio valga la pena pagare un biglietto d'ingresso per una cosa del genere, ma ve lo segnalo lo stesso perchè fa parte dell'orgoglio di una nazione intera: se passate da queste parti vi renderete conto di come gli australiani abbiano qualche problema con le manie di grandezza. Il motivo goloso porta il nome di una gelateria, Cold Rock: scegliete i gusti del vostro gelato, qualche schifezza da metterci sopra (anche After Eight e Bounty, non limitatevi), dopodichè il commesso schiafferà il tutto su una pietra ghiacciata per amalgamare, prima di servirvi la vostra creazione sopra un cono o in una coppetta. Solo per stomaci allenati, insomma! Il motivo vero che mi ha spinta a fare tappa a Coffs Harbour però porta il nome di Scott Dillon: questo personaggio ormai sulla settantina, ha passato tutta la sua vita a cavalcare le onde, e ora ha trasformato la sua casa in un museo del surf. Anche se del surf non ve ne frega niente, andate a fare quattro chiacchiere con lui: è davvero unico nel suo genere, e non potrete fare a meno di stare ad ascoltare incantati le storie che vi propinerà, aneddoti più o meno veri che hanno movimentato la sua vita.

Byron Bay

Il faro di Cape Byron, Byron Bay

L'ultima tappa è LA tappa: chi non conosce Byron Bay? E' la capitale New Age della East Coast, da sempre rifugio di alternativi, surfisti, o semplicemente di incompresi: non importa quello che è, a Byron Bay vale tutto. Se vi fermate qualche giorno e siete amanti dello yoga, a Wategos beach tutte le mattine si tengono lezioni sulla spiaggia; quando poi gli yogi levano i tappetini, ecco comparire i surfisti con le loro tavole sotto il braccio; io ci sono capitata quando il tempo non era troppo clemente eppure vi posso garantire che non mi sono annoiata neanche un minuto: è un posto che non delude mai. A Byron Bay c'è anche il luogo che dell'Australia mi è rimasto più nel cuore, anche se ancora devo capire bene il perchè: il faro di Cape Byron. Arroccato sul punto più a est del continente australiano sulla terraferma, mostra la via ai naviganti e regala un panorama mozzafiato su tutta la baia lì sotto: toglietevi le flip flop e allacciatevi le scarpe da trekking, se siete arrivati fin qui, dovete salirci per forza!

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