Terra di Giordania, terra di avventura

La Giordania: un mix di emozioni, adrenalina, divertimento, avventura. Qui nel racconto di Francesco Minghini. Terra di storia, terra di religione, terra di spezie lontane, terra di nomadi e di deserti. Terra di Giordania. Questo era il mio pensiero, la mia idea, la mia suggestione in cui racchiudere in poche parole una nazione così multiforme e sfaccettata come la Giordania, capace di regalare emozioni, adrenalina e divertimento anche ai più esigenti, scettici e indifferenti.

IL VIAGGIO

Partite  dal canyoning nel Wadi Mujib. Immaginatevi di scendere nel letto di un fiume tra sassi, sabbia e rocce rosse, cominciate a risalire questo corso d’acqua di modeste dimensioni, ma di inaspettata potenza. Dopo pochi passi siete inghiottiti da altissime pareti di roccia infuocate dal sole e vi addentrate in una gola arzigogolata, spigolosa, dal fascino magnetico. Il fiume sembra un videogame dove i primi livelli sono facili e poi si sale di difficoltà. Si comincia con piccole rapide, guadi profondi e innocue cascatelle. Man mano che proseguite vi imbattete in getti d’acqua potenti da superare con corde, rocce maestose che vi bloccano il passaggio e richiedono il vostro impegno per scalarle con rustiche ferrate e poi ancora cascate veementi che dovete risalire ansimando per lo sforzo, ma che vi ripagano quando le utilizzate come uno scivolo filando via sulla roccia levigata dalla corrente.

Wadi Mujib

Più introspettivo, spettacolare e avvolgente è invece il deserto del Wadi Rum. Rosso, arancione, giallo e marrone sono le sfumature che dune, rocce e montagne si scambiano durante tutto il giorno seguendo il ritmo del sole che colora il cielo e regala paesaggi sempre diversi.

Wadi Rum

TRA LE DUNE DEL DESERTO

Il deserto è accogliente, silenzioso e si lascia scoprire in tanti modi. Nel pick up di una jeep, a dorso di dromedario, a piccoli passi. Il Wadi Rum non è mai due volte se stesso; ogni angolo, ogni roccia, ogni scorcio regala emozioni e suggestioni incredibili. Scalate faticosamente una duna alta decine di metri, sbuffando per lo sforzo e per la sabbia che inghiotte i vostri piedi. Seguite con lo sguardo una carovana di beduini che galoppano in sella ai loro dromedari circondati da nuvole di polvere che incantano la vista. Arrampicatevi sempre più in alto fino a raggiungere la cima di uno dei picchi rocciosi da cui ammirare un tramonto mozzafiato. E poi, giunta la notte, stendetevi nei variopinti tappeti del vostro accampamento beduino e lasciatevi inebriare dal fascino delle stelle.

Non voglio raccontarvi tutto sulla bellezza di questa terra, bisogna sempre lasciare spazio alle sorprese, ma sappiate che il mondo avventuroso che la Giordania custodisce gelosamente è fatto di tanti altri piccoli, grandi e imprevedibili momenti. Qualche esempio? Galleggiare nel Mar Morto in divertito dubbio se cercare di rimettervi in piedi o evitare qualche goccia salata in bocca. Scalare gli 800 gradini scavati dentro alla montagna per giungere fino al Monastero di Petra e magari salire ancora un po’di più per osservare dall’alto la vastità del deserto. Montare in groppa ad un asino e scendere per i ripidi fianchi dei sentieri tortuosi delle montagne di Wadi Musa. Rotolare come un salame dalla cima di una duna solo per il gusto di sentirsi ancora bambino.

Piccola Petra

 

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