Budapest: una città dalle mille scoperte

Il viaggio a Budapest è uno di quelli nati per caso. Avevo appena perso il lavoro, cercavo una vicina via di fuga per distendere la tensione e avevo un budget estremamente ridotto. Non ho quindi resistito quando ho trovato un volo super economico (solo €44 A/R) per la Capitale Ungherese ed è così che mi sono ritrovata per 5 magnifici giorni alla scoperta di Budapest.

Non so se vi è mai capitato di partire con poche aspettative e forse un po’ disillusi verso una nuova méta, ma è proprio così che mi sono sentita mentre mi trovavo in fila per l’imbarco sull’aereo. E ho quindi poi gustato lentamente la sorpresa nello scoprire una città letteralmente meravigliosa. Ho scoperto che Budapest è enorme e che forse è la città europea in cui ho camminato di più. Ho creduto di perdere un polmone risalendo il pendio della collina Gellert ma poi... ragazzi, che spettacolo da lassù. La città ti saluta nella sua piena bellezza e ti regala la sensazione di essere la protagonista di una cartolina. Protetta poi dall’ombra dell’imponente Statua della libertà, è un po’ come se ti sentissi sul tetto del mondo e giochi a riconoscere i monumenti più importanti: laggiù ecco il Parlamento mentre lì ecco il famoso Ponte delle Catene, che taglia il Danubio con i suoi leoni a far da guardia ai 2 ingressi. Ho scoperto che Budapest è fiaba perché è impossibile non sentirsi catapultati in un’altra dimensione mentre si passeggia nel Bastione dei Pescatori. Un luogo meraviglioso, dal bianco lucente, dove ci si chiede dove siano finiti tutti i cavalieri che abitano il Castello e le tegole colorate del tetto della Chiesa di San Mattia brillano baciate dai raggi del sole. Buda, la città vecchia, è semplicemente unica.

Bastione dei pescatori

Ho scoperto che Budapest è memoria. Dolorosa, alienante, commovente. Il Museo del Terrore non ha pannelli in lingua italiana ma, credetemi, non servono. La grande Sinagoga Ebrea, la più grande d’Europa e seconda al mondo solo a quella di New York, custodisce nel suo Parco delle Rimembranze le salme di migliaia di ebrei ungheresi caduti in guerra, mentre il bellissimo Albero della Vita luccica con le sue foglie di metallo incise con i nomi dei caduti. Per non parlare del memoriale posto sulla riva del Danubio, proprio di fronte al Parlamento: una semplice fila di scarpe di bronzo che mi ha fatto scendere una lacrima amara. Su questa sponda veniva chiesto agli ebrei di togliersi le scarpe prima della fucilazione. Brividi. Ho scoperto che Budapest è natura con l’Isola di Margherita che dal centro del Danubio pulsa di vita e serenità; ho scoperto che è mistero con il Castello Vajdahunyad che sembra uscito da un film stregato; ho scoperto che è gustosa con la sua cucina squisita e le sue birre artigianali; ho scoperto che è benessere con i suoi centri termali le cui piscine esterne sono frequentate anche e soprattutto d’inverno, mentre magari nevica.

Terme Széchenyi

Ho scoperto che Budapest, la cosiddetta “Parigi dell’Est”, è una delle città più belle e ricche di emozioni che io abbia mai visitato. E che ha la metropolitana più vintage del mondo, provare per credere!

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