Del resto, tra un litorale bagnato da un mare cristallino, il verde rigoglioso delle colline e degli Appennini e città ricche di opere d’arte, organizzare un’esperienza completa in Toscana può richiedere un po' di tempo. Ma ecco una lista di sette tappe che racchiudono le varie sfaccettature di questa regione.
Insignito del diploma europeo di Area Protetta nel 1992, questo parco racchiude nel suo spazio diverse anime della Toscana. Il paesaggio naturale è dominato da distese di verde che lasciano intuire la sua funzione di territorio agricolo, destinato al pascolo, ma lasciato anche ad animali allo stato brado quali vacche e cavalli maremmani e alla fauna che predilige habitat palustri. In questa zona, infatti, è possibile ammirare specie animali introvabili nel resto d’Italia. La grande varietà di uccelli acquatici è un tratto distintivo dell’area maremmana e nel parco si possono incontrare e fotografare varie specie di anatre, garzette, occhioni, aironi e fenicotteri, soprattutto nella zona contigua alla foce del fiume Ombrone. Il litorale incontaminato della spiaggia di Collelungo, a soli pochi metri dai boschi popolati da cinghiali e volpi, è un perfetto esempio di come la Toscana sia una terra dai molteplici paesaggi. E di come questi si sposino sempre molto bene tra loro. Infine, per chi è in cerca di punti panoramici, consigliamo di raggiungere le principali torri della zona: quella dell’Uccellina, Cala di Forno e Castel Marino.
Da fare: la Bocca d’Ombrone è perfetta per la pesca, se la pratichi, approfittane e divertiti.
Tre fanciulle, oggetto delle attenzioni morbose di un giovane aristocratico del luogo, tentarono di sfuggirgli rifugiandosi in questa foresta e giungendo in un punto del fiume Cecina, vicino a una piccola cascata in cui avrebbero potuto nascondersi. La leggenda racconta che le tre ragazze annegarono nel disperato tentativo di salvarsi dall’ennesimo inseguimento. Questa è la storia tragica che, come ogni luogo di eccezionale bellezza, aleggia sul Masso delle Fanciulle, che fa parte di questa stupenda riserva naturale. Il livello dell’acqua è basso e la conformazione del terreno crea una piscina naturale balneabile. Per chi ama le lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, invece, consigliamo di esplorare il resto della foresta del Berignone, ricca di sentieri che si intrecciano tra loro proprio come la flora variegata che la caratterizza. Anche in una zona dominata dalla natura come la Riserva del Berignone troviamo un po’ di storia: il Castello dei Vescovi, sebbene ormai sia in parte di proprietà della vegetazione circostante, merita di essere visitato ed esplorato.
Da fare: una nuotata al Masso è d’obbligo e non è pericoloso come dice la leggenda!
In una guida su cosa fare in Toscana non dovrebbe mai mancare l’isola d’Elba. A questo luogo è indissolubilmente legato un personaggio storico particolare, controverso, ma sicuramente conosciuto da tutti: Napoleone Bonaparte. Nominato sovrano dell’isola, Napoleone la amministrò in modo efficiente durante la sua permanenza durata appena dieci mesi, sufficiente a organizzare la sua fuga. La sua storica residenza di Portoferraio, la Palazzina dei Mulini, oggi è un museo visitabile. Anche Forte Falcone si può visitare e offre una visuale panoramica di tutto il centro di Portoferraio e della costa di quella parte di isola che ti strapperà sicuramente più di una foto. Per gli amanti del mare, l’isola d’Elba è la meta perfetta, con decine di spiagge a disposizione, tutte simili, eppure diverse, con la sabbia dorata che impreziosisce ancora di più questa stupenda macchiolina di Toscana nel mezzo del Mediterraneo.
Da fare: voglia di immersioni? Lo scoglietto di Portoferraio è perfetto per tuffarsi alla scoperta dei fondali.
Per chi non ama particolarmente le zone costiere, la Toscana offre molte alternative. Una di queste è senza dubbio il parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che, come suggerisce il nome, si trova a cavallo tra queste due regioni. C’è un confine, però, che va al di là di quello geografico e forse è più importante: l’Appennino Tosco-Emiliano, infatti, rappresenta anche il confine climatico tra l’area mediterranea e quella continentale. Questa particolare condizione, combinata con la diversa altitudine delle cime che ne fanno parte, rende l’area un concentrato di diversità floristica difficile da trovare altrove. Infatti, se sulle vette più alte troviamo specie come il rododendro, la genzianella e la silene di Svezia, tipiche di climi continentali, nel resto del parco nazionale troviamo specie endemiche come la primula appenninica, che con i suoi fiori rosa caratterizza il paesaggio con un tocco di vivacità. Per gli amanti della natura, questa porzione degli Appennini rappresenta una tappa irrinunciabile, possibilmente da mettere in cima alla lista delle cose da fare in Toscana. .
Da fare: scegli l’abbigliamento adatto, ci sono percorsi stupendi da fare sia a piedi che in bici.
La Val d’Orcia è forse la parte più caratteristica della Toscana, conosciutissima per i suoi paesaggi, diventati icona di italianità all’estero, tanto da essere entrata nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, che ne ha riconosciuto i meriti importantissimi sia per quanto riguarda la capacità di conservazione del territorio, sia come culla delle arti figurative durante il Rinascimento. In effetti, percorrere le strade lungo le colline, con il vento che accarezza gli alti cipressi, è in assoluto una delle esperienze che renderanno la tua vacanza in Toscana indimenticabile. Questa zona, inoltre, è famosa per la sua produzione vinicola, nella quale spicca il Brunello di Montalcino. I borghi della Val d’Orcia sono molto suggestivi e hanno conservato il loro aspetto medievale e rinascimentale. Impossibile non citare San Quirico d’Orcia, Montalcino e Castiglione d’Orcia. Tramonti suggestivi e immense distese verdi ti faranno sentire protagonista di un’opera d’arte a cielo aperto.
Da fare: tieni Instagram a portata di mano, non avrai neanche bisogno di filtri!
Questo borgo medievale è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la perfetta conservazione del suo centro storico, in quanto esempio di architettura urbanistica del Medioevo. Viene chiamata la città delle torri, e si capisce il perché solo guardandola da lontano, ma a ben vedere, San Gimignano è anche la città della storia, dell’arte, del buon cibo, della buona gente. Un concentrato di esperienza toscana in pochi chilometri quadrati. Le torri hanno resistito perfino ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, dove solo una campana fu danneggiata, insieme a una parte di cattedrale. In totale, ci sono 16 torri. E vale la pena vederle tutte. Paura delle altezze? Nessun problema: c’è San Gimignano 1300, un museo che contiene una riproduzione in scala della città, oltre ad altri musei tematici quali la galleria d’arte cittadina e il Museo della Tortura Medievale.
Da fare: laddove possibile, la veduta della città dall’alto di una delle torri è sempre un ottimo punto di vista.
A dispetto del nome, Monte Argentario non è un vero e proprio monte, piuttosto un insieme di comuni situati sull’omonimo promontorio collegato alla Toscana attraverso la laguna di Orbetello. Originariamente era un’isola, che si è ritrovata congiunta alla terraferma in maniera del tutto naturale, con l’emersione del Tombolo della Feniglia e del Tombolo della Giannella. Tra i comuni che ne fanno parte spicca Porto Santo Stefano, cittadina dalla forte tradizione marinara e nautica e di grande richiamo per i turisti, ma sono le bellissime spiagge a rendere questa tappa irrinunciabile. Per la maggior parte sono rocciose e bagnate da acque limpide dai riflessi color azzurro cartolina. Basta uno sguardo e ogni domanda su cosa fare in Toscana diventa superflua, perché ti verrà voglia di restare lì per molto tempo. Vale la pena visitare anche le piccole città marinare lungo la costa e la vicina riserva naturale WWF di Orbetello.
Da fare: una nuotata ai Bagni di Domiziano è un’esperienza rilassante e suggestiva, da non perdere.
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