Incastonato tra le Dolomiti e il lago di Garda, il Trentino è molto di più che piste innevate. Se ti chiedi cosa vedere, è un luogo magico con itinerari per trekking e mountain bike, ma è anche ricco di castelli spettacolari, giardini, musei e borghi tra i più belli d'Italia.
Cosa visitare in Trentino? Abbiamo raccolto per te un elenco di 10 luoghi noti e meno noti: magari alcuni li conoscevi ma non li avevi mai visti, e altri non ti aspettavi neanche che esistessero. Ci prepariamo a sorprenderti con posti che metterai subito nella lista delle cose da vedere.
Come ogni terra di confine, il Trentino Alto Adige è ricco di castelli di proprietà dei signori che hanno dominato questa terra dal Medioevo fino al XIX secolo. Alcuni di essi sono fortezze inespugnabili, altri manieri romantici, come il Castello di Thun, probabilmente il più famoso della regione, i cui interni sono ancora perfettamente conservati. Allo stesso modo, gli interni del magico Castel Valer, del XII secolo, permettono di fare un viaggio nel tempo. Castel Beseno, invece, è una vera e propria fortezza che domina il paese di Besenello e custodisce armi e armature. Castel di Arco è spettacolare con la sua torre arroccata sulla montagna e, come Castel di Avio, conserva all'interno splendidi affreschi gotici. Questi sono solo alcuni dei castelli del Trentino, visitarli tutti costituisce un itinerario a sé da pianificare assolutamente.
Il consiglio in più: si dice che Castel Pergine sia abitato dal fantasma di una Dama Bianca che compare col plenilunio.
Il sentiero nella roccia è un percorso di 2,7 km che parte dal Museo Retico di Sanzeno e porta al famoso eremo di San Romedio. Il sentiero è percorribile solo d'estate quando non c'è la neve. La particolarità che rende questo percorso così suggestivo è che è quasi totalmente scavato nella roccia a strapiombo sulla vallata di San Romedio, dove scorre il fiume. In alcuni punti è impressionante, come essere sull'orlo di un precipizio, mentre in altri sembra di camminare in un tunnel. Il tempo per percorrerlo è di circa un'ora, ma non è il caso di spaventarsi: il sentiero non è pericoloso ed è adatto a tutti, anche i bambini che apprezzeranno molto la nuova avventura.
Il consiglio in più: se sei in auto, puoi parcheggiarla subito prima di iniziare il sentiero.
Si dice che San Romedio si rifugiò nel suo eremo in compagnia di un orso che lo portò in groppa fin qui. In ricordo di questa leggenda c'è un orso bruno che abita in un recinto all'esterno ed è la mascotte del complesso. L'eremo è una struttura affascinante, a cominciare dal sentiero scavato nella roccia che si percorre per raggiungerlo. È situato in uno dei punti più panoramici del Trentino e ha una struttura un po' disordinata, poiché i vari corpi di fabbrica sono stati costruiti in epoche diverse. Le reliquie del santo riposano nella cappella in cima alla rupe. Quando c'è la neve, l'eremo ha un aspetto ancora più misterioso e ricco di fascino.
Il consiglio in più: il piccolo cimitero dell'eremo da cui si gode una vista unica.
Se il sentiero per San Romedio non ti ha spaventato, allora puoi provare ad attraversare il ponte tibetano in Val di Rabbi. Questa bellissima valle dista solo pochi minuti dalla più famosa Val di Non, e arrivarci è semplicissimo. Il ponte si trova proprio in cima alla valle e sovrasta il torrente Ragaiolo che, poco lontano da questo punto, forma una cascata. È lungo 100 metri e alto 50, e se te la senti di attraversarlo avrai in premio uno dei panorami più spettacolari che potrai vedere nella tua vita. Naturalmente, attraversare il ponte non è pericoloso, a meno che tu non soffra di vertigini, ed è un percorso perfetto e avventuroso anche per i bambini.
Il consiglio in più: dopo averlo attraversato prosegui per gli scalini in legno per ammirare la cascata.
In Trentino Alto Adige ci sono molti musei che meritano una visita, come il MUSE, Il Museo delle Scienze di Trento, o il MART, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. C'è perfino un Museo del Pianoforte Antico ad Ala, in Vallagarina. Il Museo delle Palafitte di Fiavé, però, è davvero particolare. Si tratta di un'area archeologica che ti farà fare un viaggio indietro nel tempo fino all'età del bronzo. Il Museo raccoglie reperti come vasellame, monili e molti oggetti di uso quotidiano dell'epoca. Le palafitte sono visibili nell'area archeologica vicina al Museo, mentre all'interno c'è anche un plastico che ricostruisce un intero villaggio.
Il consiglio in più: i giochi educativi per i bambini per conoscere la storia preistorica del Trentino.
Il lago di Molveno è indiscutibilmente uno dei laghi più belli d'Italia, tanto che nel 2019 è stato dichiarato il più bello e il più pulito. D'inverno, circondato dalla neve, offre uno scenario da favola. D'estate, invece, è perfettamente balneabile ed è un punto di riferimento immancabile per tutti i turisti che amano la montagna in estate. Sulle sue rive troverai un prato all'inglese sempre perfetto, per rendere la giornata al lago più piacevole e accogliente. Per i bambini è un luogo fantastico, con aree gioco attrezzate, l'area pic nic e il miniclub. Ma non solo, il lago offre uno spazio anche per i tuoi amici a quattro zampe in vacanza con te: c'è un'area riservata ai cani dove anche loro possono fare il bagno.
Il consiglio in più: vicino al lago c'è il Parco faunistico di Spormaggiore per vedere lupi e orsi nel loro habitat.
La funicolare della Mendola venne inaugurata nel 1903, il che l'ha resa automaticamente la più antica funicolare d'Europa. Tuttavia, questo non è l'unico primato che detiene: la funicolare infatti era anche la più lunga e la più ripida, almeno quando fu costruita. Nel XIX secolo il Passo della Mendola era un ambito luogo di villeggiatura, anche dai "vip" dell'epoca, come l'Imperatrice Sissi, per questo si decise di migliorarne l'accessibilità. Per l'inizio del Novecento, questa funicolare era considerata un capolavoro di ingegneria, e ancora oggi continua a fare il suo lavoro, raggiungendo un'altitudine di 1363 metri s.l.m., con corse molto frequenti durante tutto l'arco dell'anno.
Il consiglio in più: la terrazza panoramica in cima offre una vista mozzafiato sulla Valle dell'Adige.
La città di Merano è un luogo molto particolare e affascinante. Nonostante sia incastonata perfettamente in mezzo alle Alpi, gode di un clima quasi mediterraneo che la rende un luogo molto piacevole da visitare in qualsiasi stagione dell'anno. Tra le bellezze di questa città da non perdere assolutamente ci sono i giardini botanici di Castel Trauttmansdorff. Non si tratta di un orto botanico qualsiasi: nei 12 ettari occupati dai giardini vi sono più di 80 differenti ambienti botanici dove è stata ricostruita la flora di moltissime parti del mondo. Si tratta di una visita davvero immancabile, piacevole e dall'alto valore educativo per i più piccoli ma anche per i grandi.
Il consiglio in più: percorri il Sentiero di Sissi, l'Imperatrice, all'interno dei giardini.
Il Forte Belvedere a Lavarone è stato uno dei protagonisti del fronte trentino della Grande Guerra. Costruito tra il 1908 e il 1912 è una delle più grandi fortezze austro-ungariche di questo territorio. Oggi l'esterno e i suoi ambienti interni sono perfettamente conservati, e il Forte è stato riconvertito in un polo museale che racconta le vicende della Prima guerra mondiale qui in Trentino. Le sale sono dedicate a molti aspetti della vita militare, come i sistemi fortificati degli altipiani, gli oggetti, i documenti e i diari tenuti all'epoca dai soldati, in cui raccontavano le loro condizioni di vita durante la guerra, oltre naturalmente ad armi, uniformi e oggetti di uso quotidiano.
Il consiglio in più: ascolta gli "obici dei suoni" per sentire i rumori e le voci della Grande Guerra.
A poca distanza da Bolzano, sull'altopiano del Renon, sorgono le cosiddette piramidi di terra. Si tratta di un curioso e particolare fenomeno geologico costituito da pinnacoli di terra con in cima un masso, che offrono uno spettacolo impressionante a chi lo osserva per la prima volta. La loro formazione è dovuta all'azione erosiva della pioggia e alla neve che si scioglie. I massi in cima proteggono dall'erosione la terra sottostante, con il curioso effetto finale di un pinnacolo con su un masso. Il fenomeno è diffuso un po' in tutto il Trentino, ma nel comune di Renon è particolarmente evidente.
Il consiglio in più: il sentiero panoramico sul Corno di Renon da cui ammirare il panorama.
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