Quello in Giappone è un viaggio che offre molto da ogni punto di vista e che soddisfa pressoché tutti i gusti: grandi metropoli e piccoli villaggi di montagna, modernità esasperata e tradizione. Il tutto incorniciato da paesaggi da cartolina: foreste, vulcani, montagne e spiagge tropicali. Questa varietà si intuisce fin dalle prime fasi dell'organizzazione, dalla prenotazione delle stanze: c'è l'imbarazzo della scelta! Meglio non porsi limiti e provare tutto ciò che è possibile provare.
Dove dormire quindi in Giappone?
Si tratta di alberghi tradizionali dove si dorme per terra, sul tatami, il tipico pavimento di paglia intrecciata sul quale viene appoggiato un materasso sottile, il futon. Tatami e futon non sono per tutti perchè in effetti possono rivelarsi piuttosto duri: mettetelo in conto prima di prenotare. Ci sono ryokan di tutte le fasce di prezzo, da quelle più economiche a quelle più proibitive, di lusso; generalmente la colazione è inclusa e in alcuni casi lo è anche la cena, che viene servita in maniera tradizionale: gli ospiti si riuniscono in un'unica sala e si siedono a terra, davanti al loro tavolino. Nei ryokan difficilmente i bagni sono in camera, più probabile che siano comuni, e anch'essi tradizionali.
Sono strutture molto simili ai ryokan, ma sono più piccole. I minshuku generalmente sono a conduzione familiare, potremmo assimilarli un po' ai nostri affittacamere; nella maggior parte dei casi il futon viene fatto trovare arrotolato in camera, ed è cura dell'ospite srotolarlo la sera per prepararsi il letto. Anche in questo caso il bagno è in comune (indipendentemente dalle fasce di prezzo, in Giappone non è raro dover condividere il bagno).
In diverse località (un esempio su tutti è il Monte Koya) è possibile pernottare nelle foresterie dei templi: anche in questo caso le camere sono in stile tradizionale e il bagno è condiviso. Molti templi, oltre alla colazione, servono la cena: se decidete di approfittarne tenete presente che si tratta quasi sempre di pasti vegetariani, e che non vengono serviti a tarda ora. Pernottando in un tempio è anche possibile partecipare alle relative funzioni e alle sessioni di meditazione; queste ultime, generalmente la mattina molto presto.
Passiamo a qualcosa di più moderno, ma sempre caratteristico: i capsule hotel sono infatti tipici del Giappone. In questo caso non si prenota una camera ma, come dice il nome, una capsula dove si trova il letto e che si chiude tirando una tendina; c'è chi dice che queste soluzioni siano claustrofobiche, c'è chi sostiene che al contrario lo spazio non manca, fatto sta che anche in questo caso non si tratta di un qualcosa per tutti. In genere molto economici, i capsule hotel presentano aree dedicate agli uomini e aree dedicate alle donne, quando non sono addirittura riservati per intero ad un sesso solo. Il bagno è ovviamente in condivisione, i bagagli vanno invece lasciati in appositi armadietti.
Un buon modo per risparmiare; generalmente nei pressi delle stazioni, nascono come strutture per il pernottamento durante i viaggi di lavoro, ma niente vieta di sfruttarli anche per i viaggi di piacere. Sono strutture semplici e senza troppi fronzoli, adatte a chi non ha troppe pretese e bada al concreto.
Un'altra soluzione per risparmiare, senza però rinunciare a qualche comodità in più, ma anche qui dipende dalla fascia di prezzo; soprattutto nelle grandi città, è possibile affittare appartamenti più o meno tradizionali: i prezzi sono sicuramente più competititvi rispetto a quelli di un comune hotel, anche nelle zone più centrali.
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