Bangkok è una di quelle città che mi è rimasta nel cuore e che non basterebbe una vita intera per vedere, o almeno: io non credo di potermi accontentare di così poco tempo. È piena di tutto, di persone, di traffico, di palazzi, di templi, bisogna scegliere per forza. Qui in particolare ho scelto i templi che mi hanno colpita di più, che poi sono quelli che consiglio di vedere: non rientrano tutti quanti nella lista dei “più famosi”, ma sono la mia personalissima classifica, prendetela quindi per quello che è! Il primo posto se lo aggiudica un tempio indù, il Wat Khaek o Sri Maha Mariamman Temple (all’angolo tra Silom e Pan Road): è il mio preferito in assoluto, ed è l’unico del quale non ho foto all’interno, vuoi per il divieto assoluto di fotografare, vuoi perché comunque ci sono dei posti che conquistano talmente tanto da non sentirsi autorizzati a rubare nemmeno un’immagine, e per me al Wat Khaek è andata proprio così. Lo consiglio perché è autentico, niente smancerie a favore del turista di turno, soltanto persone intente a compiere i loro rituali. All’interno c’è poi un reliquiario consacrato a Ganesh, e per quanto mi riguarda basta questo a fargli conquistare il primo posto (l’avevo detto che era una classifica del tutto personale!)
Il secondo posto è per il Wat Pho, il tempio del Buddha reclinato: quella statua mi ha impressionata subito! A differenza del Wat Khaek, il Wat Pho è una delle “attrazioni” più gettonate, quindi preparatevi a prendervi qualche spintone pur di scattare una foto decente, che qui si è permesso. È vero che ci sono posti dove si respira una solennità maggiore, ma di sicuro va visto, non perdetevelo!
Un altro da non perdere è il Wat Traimit o Tempio del Buddha d’Oro, in Chinatown: la storia di questo buddha mi ha letteralmente rapita e poi lì sotto vendono un gelato al cocco che secondo me val bene una visita. La prossima volta lo devo assaggiare per forza! Ma tornando alle cose serie, quando dico Buddha d’Oro non è solo per il colore di questa statua, ma perché si tratta davvero di più di cinque tonnellate d’oro, che sono sfuggite alle varie conquiste e ai vari saccheggi perché astutamente nascoste dentro una bella colata di gesso, e sono state riscoperte quasi per caso.
Il quarto posto è per il Wat Saket, o Montagna d’Oro: onestamente l’interno di questo tempio sul cucuzzolo non è niente di impressionante, se lo vedete dopo gli altri tre magari pensate pure “tutto qui?”, ma il suo pezzo forte è ciò che lo circonda, ossia la vista di una città intera, che se ne sta lì ai vostri piedi. Consigliatissimo per godersi la salita!
A proposito di salita, chiudo con il Wat Arun, il tempio dell’alba: se siete mattinieri lo vedrete nel suo abito dorato, in caso contrario vi dovrete accontentare del cosiddetto “vestito di tutti i giorni”. Consiglio di vederlo per la sua struttura particolare e per le sue decorazioni da perderci la testa, ma anche per la vista sul Chao Praya. L’unica cosa è che, se soffrite di vertigini, accedervi potrebbe essere un problema: gli scalini sono molto ripidi e possono fare una certa impressione, soprattutto quando si tratta di ridiscendere; a questo proposito però vi regalo lo stesso consiglio che hanno regalato a me, ossia quello di scendere “dando le spalle alla città” e non al tempio, come verrebbe spontaneo fare.
Io di vertigini non soffro, ma garantisco che questa dritta è stata comunque utilissima!
Ti invieremo le migliori offerte in anteprima ma anche promozioni esclusive, consigli di viaggio e aggiornamenti su dove puoi viaggiare.
Assistenza e informazioni utili