Perché la bellezza del Giappone risiede (anche) nei suoi bellissimi santuari. Delle immagini che popolano la nostra fantasia sul Giappone, la particolare bellezza dell'armonia e della quiete di alcuni templi di Kyoto verrà sicuramente confermata dal primo passo che poserete in una di queste meraviglie naturali e architettoniche. Sembra che in Giappone il luogo della divinità non possa mai prescindere da un contatto con la natura e i suoi elementi, che vi faranno cadere in un'estasiata contemplazione. Non vi resta che prendere un respiro profondo e godervi l'incomprensibile senso di armonia e pace interiore che questi luoghi saranno in grado di regalarvi.
In uno dei siti più frequentati del paese, i giapponesi si ritrovano al tempio con le famiglie, i bambini e anche gli anziani che mi stupiscono per la loro perseveranza nell'affrontare questo pellegrinaggio. L'edificio principale si trova infatti sulla collina dell'Inari-yama, a 233 metri sul mare: sembra semplice, ma si tratta di una scalinata lunga ben quattro chilometri lungo il fianco della montagna.
I suoi particolari torii rossi in legno vi guidano lungo il sentiero risaltando contro il verde della foresta. Il bello di questo santuario è che tutto sembra perfettamente integrato alla natura, tra gli alberi, le sculture di volpi sacre, le cascate, le piccole locande in cui rifocillarsi, e magari assaggiare il sakè, il cui dio è venerato in questo sito religioso.
In primavera con una romantica pioggia di fiori di ciliegio, o in autunno con il marrone e il cremisi degli alberi morenti, il Kiyomizu-dera, patrimonio dell'UNESCO è sempre splendido.
Nel quartiere di Higashiyama sud, dopo una passeggiata in salita in Chanwan-zaka, tra le botteghe tradizionali della Kyoto turistica, il rosso acceso del cancello che porta al tempio principale risalterà ai vostri occhi contrastando sull’azzurro del cielo. Tutti i templi giapponesi hanno un dettaglio particolare, ma questo vi lascerà a bocca aperta per la sua posizione privilegiata da cui ammirare tutta Kyoto e le montagne circostanti. Vi sembrerà che non ci possa essere un posto migliore dove ospitare il luogo di una divinità. Il Kiyomizu-dera prende il nome dalla cascata che si trova al centro del complesso: si dice che quest'acqua abbia dei poteri magici e doni longevità.
D'estate il suo colore viene risaltato dal verde della vegetazione, e nella stagione invernale i suoi piani superiori ricoperti di vera foglia d'oro contrastano con il bianco della neve. Tutte le foto scattate al Kinkaku-ji sospeso su una palafitta nel pittoresco stagno saranno delle cartoline. Il Padiglione d’oro vi sembrerà una visione!
L'edificio originario risalente al 1397 fu dato in fiamme da un monaco che era ossessionato dal tempio. Quella che vediamo oggi è infatti una ricostruzione del 1955. Purtroppo non è visitabile all'interno ma sarà comunque rilassante passeggiare intorno al piccolo laghetto e nell suo parco, che rappresenta perfettamente tutte le immagini che noi occidentali abbiamo sull'armonica perfezione dei giardini giapponesi. Non è difficile che riusciate a scorgere qualche piccolo banco di carpe ornamentali o una gru, simbolo di vita felice e fortunata.
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