Palladio e il Veneto: itinerari nell'arte

Un itinerario tra i tesori rinascimentali del Veneto. Partendo da Vicenza, Città del Palladio per eccellenza, si percorrono le verdi pianure disseminate di ville nobiliari, espressione dei canoni di bellezza e simmetria elaborati dal grande genio, fino ad arrivare a Venezia.

Vicenza, la Città del Palladio

Quando dici Vicenza dici Palladio. Di tutte le località venete in cui il famoso architetto rinascimentale operò, Vicenza è senza dubbio il luogo dove meglio si può assistere alla sua maturazione stilistica. Qui, nell'arco di pochi passi uno dall'altra, si possono ammirare opere che mostrano il nascere e l'evolversi dei principi architettonici a lui cari: il rispetto delle proporzioni matematiche ed armoniche, l'eleganza basata sulla semplicità e sulla serenità compositiva.

La Basilica Palladiana,perfetta fusione di antico e moderno

Il nostro itinerario palladiano parte proprio da Vicenza e dal suo simbolo più splendente, la Basilica Palladiana, del 1546. Il termine “basilica”, voluto dallo stesso Palladio, è un omaggio alla Roma antica: nella basiliche, infatti, di discuteva di politica e si trattavano gli affari. In quest'opera Palladio ebbe la straordinaria intuizione di inglobare il pre-esistente Palazzo della Ragione gotico in una struttura in grado di allinearsi con le aperture e i varchi preesistenti, creando due ordini di logge sovrapposte. Un’idea innovativa che fece decollare l'allora trentottenne e semi sconosciuto Palladio, trasformandolo in uno degli architetti più ambiti dell'epoca.

Terrazza con vista

La terrazza della Basilica Palladiana

Salendo all'ultimo piano delle Basilica si accede alla terrazza, che corre lungo i quattro lati dell'edificio, dove si trova anche un bar. Un punto di vista straordinario per ammirare i tetti di Vicenza e Piazza dei Signori, su cui affaccia la Basilica.

Il Teatro Olimpico

Il Teatro Olimpico di Vicenza

Dall'opera più giovane del Palladio alla più tardiva il passo è breve. Il Teatro Olimpico fu progettato nel 1580 e rappresenta il più antico teatro stabile moderno. La struttura ricostruisce la pianta degli antichi teatri greco-romani all'aperto, con i gradoni lignei disposti a semicerchio attorno al palcoscenico. Si tratta di un'opera magnifica, simbolo di quelle Bellezza ed Armonia che furono il centro del linguaggio palladiano. Nel percorso che unisce la Basilica Palladiana al Teatro Olimpico si percorre Contrà Porti, da molti definita anche come la Via del Palladio perché su essa affacciano alcuni dei palazzi più belli realizzati dall'architetto. Per capire meglio il genio palladiano, imperdibile una visita al vicino Palladio Museum.

Villa La Rotonda

Ad appena un chilometro dal centro storico di Vicenza, Villa Capra, detta la "Rotonda", è senza dubbio la villa palladiana più famosa ed ammirata. Costruita sul finire del 1500, la dimora mostra quattro facciate identiche con colonne che ricordano un tempio greco. A colpire è anche la perfetta fusione tra edificio e paesaggio, con la villa posta sulla sommità di un piccolo colle. Questa caratteristica mostra un altro principio rinascimentale che Palladio fece proprio, secondo cui le dimore nobiliari erano il fulcro del paesaggio campestre in cui erano immerse.

Le Ville Palladiane a Padova

Spostandoci nelle campagne del padovano si incontrano altre numerosi esempi di dimore nobiliari rinascimantali progettate da Palladio.

Villa Badoer

Nelle campagne tra Padova e Rovigo sorge questa magnifica dimora, che presenta alcuni elementi innovativi. Il salone passante ricorda i palazzi veneziani, mentre le barchesse curvilinee derivano dall'architettura romana a simboleggiare l'accoglienza a braccia aperte. In effetti la villa, posta nel centro ideale della campagna senza barriere architettoniche a delimitarne i confini, doveva evocare negli abitanti l'idea di accoglienza e benevolenza da parte del Signore locale.

Navigando lungo la Riviera del Brenta

La Riviera del Brenta

Percorrendo le campagne del basso padovano si arriva alla Riviera del Brenta, dove il sinuoso dipanarsi del fiume incornicia altre magnifiche ville venete. Bella da percorrere in auto, diventa ancora più suggestiva se vista a bordo del Burchiello, la tipica imbarcazione veneziana che un tempo portava i nobili da Venezia alle residenze estive. E proprio quelle residenze sono oggi oggetto di attenzione da parte dei visitatori, ammaliati dalla perfezione e dall'eleganza delle loro facciate e dei loro interni.

Villa Foscari "La Malcontenta"

Questa villa palladiana mostra sia elementi tipici dell’architettura veneziana che dell’arte classica. La facciata principale è rivolta verso l’acqua, come nei palazzi sul Canal Grande, ma la maestosa loggia con colonne ioniche si rifanno ad edifici romani che Palladio studiò a lungo. L’appellativo di “Malcontenta“ rimanda alla leggenda di una donna della famiglia Foscari, qui confinata per espiare la sua infedeltà.

Venezia e il Palladio

San Giorgio Maggiore a Venezia, altra opera a cui lavorò il Palladio

Il nostro itinerario tra i capolavori palladiani si conclude a Venezia, dove l'architetto fu impegnato sopratutto nella progettazione di chiese ed edifici monastici. Le opere attribuibili a Palladio sono tante, partendo dalla chiesa dell'isola di San Giorgio Maggiore, alla vicina Isola della Giudecca con la chiesa del Redentore e delle Zitelle. Perfino Palazzo Ducale presenta elementi progettati dal Palladio, in particolare nelle sale del secondo piano. E ancora le facciate delle chiese di San Francesco in Vigna e di San Pietro in Castello nel tranquillo sestiere di Castello.

Potrebbe interessarti anche

Trova la destinazione perfetta

Quando?
Viaggiatori e classe del volo

Registrati alla nostra newsletter

Ti invieremo le migliori offerte in anteprima ma anche promozioni esclusive, consigli di viaggio e aggiornamenti su dove puoi viaggiare.