Per anni la senti raccontare in documentari di viaggio, la vedi su riviste e siti web e ti innamori di lei senza conoscerla. Poi arriva un giorno in cui ti ritrovi in Giordania e scatta il colpo di fulmine da primo incontro. Quando mi è arrivato il programma del blog tour, organizzato da Volagratis e Turismo Giordania, il mio sguardo si è bloccato. All’apparire della parola Petra il mio cuore ha iniziato a battere più forte in un ritmo frenetico a metà tra la gioia e l’incredulità. Conoscevo davvero poco la destinazione, prima di questo viaggio, ma ero sicura che vedere lei sarebbe stato come vedere il mare per la prima volta. Qualcosa di unico che mi sarebbe anche bastato. Una delle sette meraviglie del mondo moderno dal 2007, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1985: Petra è un sito archeologico che ti lascia senza fiato. Ma di chi era la città di Petra? Dei Nabatei, un antico popolo di commercianti che, con minuzia e pazienza, ha creato opere d’arte nella roccia. Non era un museo all’aria aperta, come oggi, ma fungeva da città con tanto di tombe, templi e case. Dopo essere stato un centro vivace di scambi commerciali Petra venne abbandonata. Oggi dobbiamo ringraziare l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt per il dono prezioso. Infatti nel 1812 rivelò al mondo la scoperta di questo importantissimo sito.
“ Solo le luci delle candele e l’energia delle stelle mi hanno guidato attraverso il pittoresco e maestoso Siq alla scoperta del Tesoro. „
Il mio primo incontro con lei è avvenuto in un’atmosfera molto suggestiva. Solo le luci delle candele e l’energia delle stelle mi hanno guidato attraverso il pittoresco e maestoso Siq alla scoperta del Tesoro. Avevo visto tante foto e non vedevo l’ora di vivere quel momento. Ad ogni passo alzavo gli occhi credendo di essere arrivata all’attimo in cui piano piano lo avrei visto apparire. Chiacchierando con i miei compagni di viaggio, seguiti da tanti altri viaggiatori che volevano vivere questa emozione come noi, ci siamo avventurati in una Petra by night.
Oggetti surreali prendevano forma di fianco a noi, sculture che non riuscivamo a definire con la notte ci precedevano in un sussulto di passi e sorrisi. E poi siamo là, tutti insieme, seduti in terra ad ascoltare i suoni che escono da un flauto. Nascosti e protetti dalle ombre ci sentiamo parte di un’unica famiglia, ci lasciamo cullare dalle note attendendo il grande momento. Là nell’oscurità si nota una presenza solenne. Sorseggiamo del tè molto zuccherato mentre ci raccontano una storia che parla d’amore, che narra di un incontro. Flash da ogni dove scattano e partono, puntando il Tesoro, al 3,2,1 via! Tutti insieme lo illuminiamo così da condividere questa prima volta in un abbraccio simbolico tra sconosciuti che si sono incontrati lungo il cammino. Rimaniamo senza parole, scattiamo foto come se non ci fosse un domani, vogliamo immortalare nell’anima e nelle mente questo momento perché la sua unicità lo rende indescrivibile. L’ultima volta che avevo provato quest’eccitazione era stato nel lontano 2009 in Guatemala alla scoperta del Tikal. Chi fotografa candele, chi cerca i propri amici nella notte, che ammira le foto altrui. Si, è stato davvero un fantastico momento. Ricchi di eccitazione, carichi di commozione, riprendiamo la strada di ritorno consci che il giorno dopo una nuova esperienza ci avrebbe di nuovo toccato nel profondo. La mattina successiva carichi di spirito di avventura e con quella voglia tipica dei bambini che stanno per andare a Gardaland, iniziamo la nostra escursione Petra by day. Devo ringraziare una persona, grazie alla quale è stato possibile tutto questo coinvolgimento emotivo: Sufyan, la nostra guida, ci ha accompagnati in questo viaggio nel tempo come se anche per lui fosse la prima volta (sarà stata la millesima invece?).
“Arabi Nabatei hanno creato la città di Petra (Pietra) in una zona detta Wadi Musa (sorgente di Mosè). Questa zona ricchissima di acqua ha permesso numerosi scambi commerciali tra Arabia, Siria, Mesopotamia e Egitto. La roccia che ci circonda è arenaria e i colori variano tra il rosso e il rosa. I Nabatei, abili nello scolpire, iniziarono a dare vita a tombe e templi di una insuperabile bellezza, mentre le loro case (delle quali oggi sono rimasti solo ruderi) erano semplici. Per colpa di eventi distruttivi, come il terremoto, Petra venne abbandonata nel 1200 circa.” così raccontava Sufyan mentre percorrevamo il Siq. Dopo il suo ritrovamento iniziarono gli scavi e il primo turismo di massa negli anni ’90 (quando vicino al sito c’erano solo tre alberghi). Ora le cose sono un po' cambiate e gli hotel sono diventati sessanta! Ma, nonostante questo, Petra non ha perso il suo fascino e, data la sua grandezza, si può essere in tanti senza darsi noia.
Il percorso del sito archeologico è diviso in più parti: - tappa dell’ingresso: lunga circa 700 metri e lungo la quale è possibile ammirare le prime tombe scolpite come quella degli Obelischi e le Case dello Spirito; - la gola (o il Siq): lungo 1100 metri si tratta di un sentiero affascinante. Ti ritroverai circondato da imponenti rocce di arenaria sulle quali potrai scorgere sculture fatte per abbellire la via (era il principale punto di accesso). Il Siq che conduce al Tesoro. Finalmente lo vedo. Questo luogo decantato da riviste e documentari è in realtà una tomba costruita più di duemila anni fa per un re Nabateo.
Ma perché è stata fatta proprio qui? In questo preciso punto la montagna, situata di fronte, la protegge. Antiche leggende narrano il perché del nome Tesoro (una di queste racconta che il nome fu dato dai beduini che abitavano la zona e, credendo che all’interno della scultura ci fosse nascosto dell’oro, diedero questo nome). La precisione ti stupisce. Un lavoro di tante persone unite insieme ha dato vita a questa meravigliosa tomba (la parte esterna acquista molta più importanza di quella interna). - la Necropoli: inizia da qui la terza parte dove si incontrano tombe reali di persone ricche ed importanti, un teatro scolpito usato per cerimonie funebri dai Nabatei (e in seguito come teatro dai romani). - I ruderi delle case dei Nabatei si ergono anonime là sullo sfondo. Attraversa il cardo (dove si svolgeva la vita principale della città) con i vari templi, ammira gli unici mosaici di Petra, continua a meravigliarti passo dopo passo.
“ Se vorrai raggiungere il Monastero ti attendono ancora circa 800 scalini che ti porteranno in vetta alla conquista di un panorama senza eguali. „
Ma il sito archeologico non termina qui. Infatti (prima ti consiglio una pausa pranzo) se vorrai raggiungere il Monastero ti attendono ancora circa 800 scalini che ti porteranno in vetta alla conquista di un panorama senza eguali. Il Monastero, simile al Tesoro ma molto più grande, è anch’esso scavato nella roccia e fu la tomba del re Obodas. Due punti panoramici ancora più alti ti aspettano a pochi passi da lì (la parte più difficile secondo me da raggiungere in quanto molto esposti). Ho conquistato una delle sette meraviglie del mondo moderno, sono a Petra! La mia mente volava via e la mia anima risplendeva di energia. In vetta i miei compagni di avventure hanno ben pensato che questo poteva senza dubbio essere il luogo ideale per farmi una simpatica intervista che puoi vedere qui.
Lo sapevi che in Giordania esiste anche una Piccola Petra? A circa 14 chilometri dalla Petra Rossa si trova, infatti, una Petra Bianca. A differenza della sorella maggiore dove i Nabatei vivevano e davano l’ultimo saluto ai defunti, qui venivano ospitate le carovane proveniente dall’Arabia e dall’Oriente. Al suo interno, dentro un biclinium, si possono ammirare gli unici affreschi di Petra. Una strada, oggi chiusa a causa di terremoti, conduceva al Monastero. Sei rimasto affascinato dalle mie parole? Credimi, vivere quest’esperienza va aldilà di ogni racconto, oltre i confini del tempo e dello spazio. Quando in prima persona ti ritroverai lì mi capirai. Informazioni per visitare Petra: - l’escursione Petra by Night è possibile solo nelle serate di lunedì, mercoledì e giovedì. Ore 20:30 apertura cancelli. costo 12 dinari. - La visita di Petra di giorno costa 50 dinari. - Se vuoi tornarci anche il giorno successivo il costo (per due giorni) è di 55 dinari. - Dal ristorante al Monastero puoi decidere di andare a piedi o prendere un asinello, costo 7 dinari. - Dall’ingresso al Tesoro puoi usufruire di un calesse al costo di 20 dinari. Buona Giordania a te che sei in partenza e devi ancora vivere il sogno!
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