Una raccolta ragionata dei libri di Tiziano Terzani, scrittore di viaggio che ha raccontato l'Oriente e ha appassionato milioni di lettori.
I libri. Sono stati i miei grandi amici, perché non c’è di meglio che viaggiare con qualcuno che ha fatto già la stessa strada, che ti racconta com’era per paragonare, per sentire un odore che non c’è più, o che c’è ancora.
Tra tutti gli scrittori di viaggio, ce n’è uno che negli ultimi anni ha riscosso un successo sensazionale, riuscendo a coinvolgere milioni di lettori e a farli viaggiare, specialmente verso l'Oriente. Si tratta di Tiziano Terzani, giornalista, scrittore e viaggiatore fiorentino che ha passato gran parte della sua vita in Asia. I suoi libri parlano di questa lunga storia d’amore fatta di quotidianità, ma anche di fatti eccezionali e di viaggi, così come di curiosità che solo chi vive a lungo in un posto può comprendere. Andiamo quindi a scoprire più da vicino alcuni dei suoi libri per qualche consiglio di lettura e per avvicinarvi a questo personaggio così interessante.
“Perché l’Asia? Ci andai innanzi tutto perché era lontana, perché mi dava l’impressione di una terra in cui c’era ancora qualcosa da scoprire.”
In Asia racchiude le peregrinazioni di Terzani da inviato speciale in questa terra così vasta e ricca di contrasti per conoscere a fondo un continente che al suo tempo era sconosciuto ai più. In questo continente fu un instancabile viaggiatore dall'India al Giappone, dalla Cina al Vietnam, passando per Hong Kong, le Filippine e la Corea del Nord come reporter ma anche come osservatore attento e curioso. In questo libro, così come spesso nelle sue pagine, si mescola il reportage all'autobiografia, rendendo la cronaca dei fatti più emozionante e più vicina al lettore.
“Ogni generazione cerca degli eroi con cui identificarsi, degli eroi a cui ispirarsi. Per la mia furono i vietcong.”
Il libro Pelle di leopardo racconta il Vietnam durante gli anni più duri della guerra e si può definire come un diario del conflitto così come lo ha vissuto l’autore tra il 1973 e il 1975. Il volume in questione in realtà include due libri di Terzani: il primo è intitolato proprio Pelle di leopardo e il secondo Giai Phong! La liberazione di Saigon. Il primo prende il nome dal fatto che la mappa del Vietnam fosse disegnata a chiazze a seconda delle zone occupate da una o dall’altra fazione; mentre il secondo è un racconto che ricostruisce i retroscena diplomatici di quei mesi di guerra. Sono pagine crude, scritte tra una battaglia e l’altra, spesso inframezzate dalle vicende di vita quotidiana della popolazione civile e aneddoti per capire la vita del sud est asiatico.
“Tutto è diventato così facile oggi che non si prova più il piacere di nulla. Il capire qualcosa è una gioia, ma solo se è legato a uno sforzo. Così con i paesi. Leggere una guida, saltando da un aeroporto all’altro, non equivale alla lenta, faticosa acquisizione – per osmosi – degli umori della terra cui, con il treno, si rimane attaccati.”
Un indovino mi disse è contemporaneamente un’autobiografia, un romanzo, un diario di viaggio e un reportage dell’Asia tanto amata da Terzani. Il libro racconta un anno molto particolare di vita dell’autore, che memore di una profezia di un vecchio indovino cinese decide di continuare a fare il suo lavoro spostandosi solo via terra. Che cosa conteneva di tanto terribile quella profezia? Si raccomandava di non volare durante tutto il 1993, perché volare significava rischiare di morire… che poi tanto torto non aveva quel vecchio indovino… Terzani approfitta di questa occasione per cominciare a viaggiare in modo lento, con una prospettiva nuova, e accorgersi di cose che, spostandosi in aereo, non riusciamo a percepire.
“Col passare degli anni ho continuato a seguire le vicende della Cambogia, finché questo paese è diventato per me la scoraggiante riprova di come al mondo non c’è giustizia, di come l’umanità ha perso la capacità morale di indignarsi e di come la vita finisce sempre per trionfare sulla morte, ma lo fa nel più primitivo e crudele dei modi.”
Fantasmi, Dispacci dalla Cambogia è un testo postumo che raccoglie vari articoli scritti tra il 1973 fino agli anni novanta da Terzani sulla Cambogia per Der Spiegel e per alcuni dei maggiori quotidiani italiani. Il libro inizia con un lungo testo di Angela Terzani Staude, moglie dell’autore, e continua con le veline e gli articoli mandati dal giornalista ai quotidiani. Nel corso degli anni l'autore si è reso testimone dei mutamenti del paese cambiando anche punto di vista, abbandonando cioè ogni fiducia nell’ideologia che ha portato la Cambogia all’olocausto.
“Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso.”
Un altro giro di giostra, a differenza degli altri testi più giornalistici e legati ai fatti del mondo, è più intimo perché racconta l’ultimo viaggio dello scrittore alla ricerca di una cura per la sua malattia, il cancro. Da New York all’India, dall’ashram nel Tamil Nadu fino sull'Himalaya, questo libro introspettivo è anche un viaggio dentro il profondo Io dell’autore fino ad arrivare alla propria anima, perché “il vero guru è quello che sta dentro di te”.
“Ah, Saskia, è bello che sei venuta a trovarmi. E ricordati, io ci sarò. Ci sarò, su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.”
La fine è il mio inizio più che un libro è una chiacchierata tra padre e figlio che tocca i temi più importanti dell’esistenza dell’uomo, dalla vita alla morte. Sapendo di essere arrivato in fondo al suo percorso terreno, Tiziano Terzani chiede al figlio Fosco di mettere per iscritto le loro ultime conversazioni fatte nella casa all’Orsigna dopo una vita trascorsa in giro per il mondo. È un libro che trasmette serenità e coraggio, ma anche amore e saggezza; è un libro sul senso dell’esistenza e su ciò che è veramente importante. “I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.” Questa lista non esaurisce i libri scritti da Tiziano Terzani: voi ne avete letti altri? Qual è quello che vi ha lasciato il messaggio più importante?
Ti invieremo le migliori offerte in anteprima ma anche promozioni esclusive, consigli di viaggio e aggiornamenti su dove puoi viaggiare.
Assistenza e informazioni utili