Sono stata due volte a Valencia. La prima volta in inverno per il mio compleanno e la seconda a fine Maggio, nel periodo perfetto, con l'estate alle porte. Se la prima volta sono stata colpita, la seconda volta Valencia mi ha definitivamente sedotta.
Valencia è una città giovane, vivace, dinamica ma al tempo stesso caratterizzata da quello stile di vita rilassato che permette di vivere pienamente le giornate. Senza troppi problemi. La mattina non ci si sveglia troppo presto, non si pranza mai prima delle 13,30 e si va a cena alle 22,00. E i più giovani dovranno aspettare notte fonda perché la gente si decida ad uscire di casa e i locali inizino pian piano a popolarsi. Sì, a Valencia tutto scorre lentamente e senza fretta. E il modo migliore per visitarla è proprio lasciarsi prendere da questa spensieratezza ed esplorarla con calma, in totale serenità.
Avete in programma un viaggio a Valencia? A mio parere anche tre giorni pieni sono sufficienti per assaggiare l'atmosfera della città, ma dovrete fare una selezione tra tutto quello che offre. Ecco le 10 cose che secondo me sono assolutamente da non perdere:
Si tratta di uno dei mercati più importanti d'Europa ed è talmente particolare ed elegante che definirlo mercato a mio avviso è un eufemismo. Decorato con vetrate colorate e piastrelle e sormontato da una splendida cupola, è un vero e proprio gioiello dell'architettura liberty. All'interno vi sono tantissimi prodotti locali, come i pomodori valenciani - sono enormi! - e la chufa, il tubero con cui viene preparata l'horchata, una delle bevande tradizionali di Valencia.
Ormai divenuto il simbolo indiscusso della città per la sua particolarissima architettura, questo centro ludico-culturale è il più grande d'Europa ed è stato realizzato nell'antico letto del fiume Turia. Il complesso comprende l'Oceanografic, il Palazzo delle Arti Regina Sofia, il Museo delle Scienze, l'Hemisferic e l'Umbracle. Tra tutti, quello che consiglio maggiormente a chi ha poco tempo a disposizione è l'Oceanografic, un acquario gigantesco al cui interno sono stati riprodotti i principali ecosistemi marini del pianeta.
Se c'è un posto in cui bisogna assolutamente provare la paella, beh, questo è Valencia. Ebbene sì, la vera paella è quella valenciana e nasceva come un piatto povero preparato con quel che si aveva a disposizione in casa. Oggi è stata rivisitata e proposta in tutte le salse, ma la vera paella è quella di Valencia, rigorosamente preparata con la carne.
Un giro nel Barrio del Carmen, il centro storico di Valencia, è d'obbligo. Anzi, vi dirò di più, io non mi stancherei mai di gironzolare tra una viuzza e l'altra. Perché Valencia è sì una città ricca di storia, ma anche di street art: graffiti, murales e un'orgia di colori che tappezzano le pareti del quartiere. Le mie preferite sono le opere di Julieta, raffiguranti una bambina dai tratti asiatici.
Un tempo il Miguelete, il campanile delle Cattedrale, rappresentava il simbolo della città, oggi spodestato dalla Città delle Arti e delle Scienze. Ad ogni modo la Cattedrale è un luogo imperdibile a Valencia sia per la sua bellezza architettonica che per la presenza della Cappella del Santo Calice in cui pare sia conservato il Santo Calice che Gesù utilizzò nell'Ultima Cena.
Questa zona meravigliosa è perfetta per chi visita Valencia in estate o comunque quando le temperature si mantengono alte. Qui si possono fare lunghe passeggiate, si può prendere il sole, ci si può semplicemente rilassare in spiaggia. Inoltre, in quest'area vi sono alcuni dei ristoranti più rinomati per la paella valenciana.
Quest'edificio in stile gotico, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, è una delle attrazioni turistiche più importanti di Valencia. Bellissimo il Salone delle Contrattazioni, una sala con 24 colonne altissime e un soffitto che dà l'idea del firmamento.
I valenciani amano andare in bici e il mio consiglio è proprio quello di provare a vivere la città come un vero valenciano. Noleggiate una bici e percorrete l'antico letto del fiume Turia, dove oggi vi sono tantissimi spazi verdi. Un vero toccasana.
Il mio giro in bicicletta mi ha condotto fino al Bioparc, un parco che consente di fare un viaggio nel cuore dell'Africa. A differenza degli zoo, qui gli animali vengono lasciati liberi in spazi immensi, tant'è che mi sono ritrovata a passeggiare in compagnia di due tenerissimi lemuri. Io ho avvertito una sensazione di tranquillità.
La Huerta è una delle zone meno conosciute dai turisti, eppure per me è una delle più affascinanti. Si tratta della cintura verde della città, la periferia vicinissima, a circa 15 minuti di auto dal centro cittadino. Qui ci si può rilassare tra frutteti e svariati tipi di coltivazioni, si possono vedere le barracas, le abitazioni tipiche valenciane con il tetto spiovente, si può gustare un pranzetto in uno dei ristorantini tradizionali. Il più famoso è la Barraca di Toni Montoliu.
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