Più viaggio e più mi accorgo che i posti molto conosciuti non sono i soli a meritare di essere visti, anzi, in Italia basta puntare il dito in una cartina ed andarci per rendersi conto che ad ogni borgo, città o luogo naturalistico c’è sempre un qualcosa di bello o caratteristico da vedere. Ma oggi non mi voglio affidare al caso, tutt'altro! Ho infatti delle chicche direttamente dal mio Veneto, alcune delle quali sembrano luoghi custoditi segretamente per non contaminarne la propria bellezza... almeno fino ad ora ;-). Lago Sorapiss Che voi siate amanti della natura o meno, il fascino di questo lago è indiscutibile. Da Passo Tre Croci inizia un facile sentiero (CAI 215) che, serpeggiando tra bellissimi panorami, in circa 2 ore porta i fortunati che lo percorrono al cospetto del Gruppo del Sorapiss: imponenti massicci delle Dolomiti che sembrano vegliare sull'incontaminato lago. Ma lo spettacolo non finisce qui: la parte più bella di questo specchio d’acqua è senza dubbio il suo colore. Il Sorapiss è di un azzurro così intenso che neppure il colore acceso di un pennarello in un disegno di un bambino potrebbe eguagliarlo; sembra un dipinto, un posto surreale dal fascino selvaggio, così come madre natura lo ha creato. Molinetto della Croda Sin da piccolo, forse un po’ condizionato dalla televisione ho sempre desiderato vivere in un mulino con il fiume che scorre accanto, con la grande ruota che gira e magari alcune paperelle che nuotano in un laghetto lì vicino. Beh, a distanza di 3 decenni questo posto l’ho trovato!
Ok, non ci vivo, ma quando l’ho visto era proprio come nei miei sogni: è il Molinetto della Croda. Si trova a Refrontolo nel cuore della Marca Trevigiana e a renderlo un luogo ancora più suggestivo è la sua posizione, incastonato in una roccia e circondato dalle dolci colline del Marzemino Refrontolo Passito e del Prosecco. La sua grande ruota di legno continua a macinare farina, che potrete acquistare direttamente lì per farne un’ottima polenta. Un piccolo percorso vi porterà attraverso le salette del mulino che ospitano collezioni temporanee e potrete prender posto sulle panche e i tavoli all’esterno per un picnic con vista unica. Per maggiori info sugli orari di apertura potete consultare il loro sito . Brent de l’Art Anche qui la natura non si è risparmiata nello scolpire questo luogo incredibile: un canyon naturale scavato dal torrente Ardo, capace di erodere e modellare, come un abile scultore, gli strati di roccia marmorei, formando questa vera e propria opera d’arte di forme e colore. Si trova nel cuore delle Prealpi Bellunesi, in località S.Antonio in Tortal ad una ventina di minuti da Belluno. Il sentiero per raggiungerlo è breve, anche se un po’ ripido, passando tra prati verdi e boschi, fino alla forra. Non sarà il Grand Canyon, ma se pur piccolino è una meraviglia. Grotte del Caglieron Direte che sono un sognatore, ma durante la mia visita alle Grotte del Caglieron mi sono sentito come Indiana Jones.
Sarà forse per l’effetto di quei camminamenti sopraelevati sostenuti da pali in legno all'interno delle grotte, o forse per l’emozione che si prova percorrendoli e guardando il Caglieron che scorre in basso, qualsiasi sia la ragione è una bellissima avventura per grandi, per i piccini o per i bambinoni cresciuti come me. Il sentiero stupisce il visitatore ancor prima di arrivarci: si passa attraverso delle enormi cavità artificiali nella roccia, da dove nel ‘500 si estraeva la ‘piera dolza’ di cui sono composti gli stipiti e gli architravi dei palazzi vecchi e delle case della vicinissima ed elegante Vittorio Veneto, per poi sbucare accanto ad un mulino circondato da un verdissimo giardino, oggi trasformato in un’osteria. Le Grotte del Caglieron si trovano aBreda di Fregona. Bassano del Grappa Questa città non è certo un luogo segreto ma non è neppure conosciuta come altre famose ‘sorelle’ del Veneto ma di sicuro merita di rientrare nel vostro itinerario. Una visita a Bassano non può che iniziare dal suo Ponte Vecchio, soprannominato anche ‘Ponte degli Alpini’ . E’ un pezzo di storia, non solo perché segue il disegno originale del Palladio, ma perché è il simbolo di una città che si è rialzata dopo le tragedie della Grande Guerra, quando distrutto dai bombardamenti fu ricostruito proprio grazie agli alpini. Al di là della storia, da qui potrete scattare foto memorabili con il fiume Brenta che scende a valle tra le antiche case che si specchiano sulle sue acque di un verde smeraldo. Un giro tra le piazze e tra le botteghe sotto i portici - se l’odore non vi ferma fate un salto alla Bottega del Baccalà, piatto forte della tradizione vicentina - e magari una visita ai musei, come il museo della ceramiche a Palazzo Sturm o il Museo Civico, il più antico del Veneto e fresco di riapertura. Ps: non andatevene senza aver provato il famoso aperitivo “mezzoemezzo” di Nardini.
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