Viaggio in Provenza attraverso i suoi colori

Il suono della parola Provenza fa rivivere davanti ai miei occhi i colori dei suoi paesaggi, quasi come mi trovassi improvvisamente di fronte ad un quadro impressionista. Certo il primo è quello della lavanda, ma non crediate che sia l'unico, perché l'immaginaria tavolozza che è stata utilizzata per creare i paesaggi che caratterizzano questa provincia francese è molto più ampia e variegata di quanto pensiate e sono sicuro che vi sorprenderà. Scopriamo quindi insieme le mete della Provenza in maniera originale e cioè attraverso i suoi colori.

Viola = Lavanda

Naturalmente non si può parlare di Provenza senza partire dalla lavanda, che con il suo colore e il suo profumo la rende sicuramente l'attrazione principale per i turisti. Quando improvvisamente dietro ad una curva ci appaiono prati infiniti di questa pianta, ordinatamente divisa in filari, l'emozione è davvero tanta. Per poter assistere a questo spettacolo dovrete però scegliere periodo e luogo giusti. Innanzitutto dovrete programmare il vostro viaggio nel periodo della fioritura e cioè tra la metà di giugno e agosto inoltrato, a seconda della zona. Secondariamente dovrete scegliere il luogo, perché la Provenza non è così piccola come uno può pensare e non tutta è provvista di campi di lavanda.

La provincia nella quale si trova la lavanda è quella del Luberon e il primo posto per celebrità e scatti fotografici è sicuramente l'Abbaye Notre-Dame de Sénanque, perché è impossibile resistere al fascino di questa abbazia che sorge nel mezzo di un campo di lavanda sul fondo di una vallata.

Giallo = Girasoli

Questo è il colore dei girasoli, che letteralmente illuminano la campagna provenzale. Questi fiori hanno la capacità di meravigliarci tutte le volte che ne avvistiamo uno e resistere alla tentazione di scattare una foto è praticamente impossibile.

Verde = Vigneti

È quello delle distese di vigneti presenti un po' ovunque, ma soprattutto nei dintorni di Chateauneuf-du-Pape, piccolo paese medievale e residenza estiva dei papi di Avignone, che rappresenta una delle regioni vinicole più pregiante al mondo intero. Le cantine sono così spettacolari da risultare imperdibili anche se non si è appassionati di vino.

Ocra = Roussillon

In verità non è un colore specifico perché comprende una quarantina di sfumature differenti, ma è l'unico modo per definire la colorazione di un intero paese, forse il più spettacolare dell'intera Provenza: Roussillon. Questo centro abitativo è stato costruito in una zona costituita quasi completamente da ocra, tant'è che le pareti dei suoi edifici sono colorate proprio con la terra creando un effetto unico.

Nei pressi si trova il "Sentier des Ocres" un'incredibile passeggiata nel bosco tra gole di roccia che variano la loro colorazione da giallo brillante al rosso sangue.

Nero = Tori

Ho voluto concludere questo percorso cromatico con un colore insolito e cioè il nero. È quello del manto dei tori, simboli della Camargue, zona sud occidentale della Provenza. L'influenza della vicina Spagna si fa forte e la si può riscontrare in vari aspetti. Uno di questi, il principale è sicuramente la presenza dei tori e del rapporto viscerale che ha la popolazione con questi animali.

Ad Arles, città che ha ospitato anche Van Gogh, è presente un'enorme arena in cui si svolgono corride e spettacoli di tauromachia praticamente tutto l'anno. Uno dei ricordi più belli è stato sicuramente assistere seduto al tavolino di un bar all'Abrivado, e cioè la fase pre-corrida in cui un manipolo di uomini a cavallo formando una sorta di triangolo scorta tre tori tra le vie della città fino all'arena. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo e l'emozione è assicurata!

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