C'è una Puglia che è ancora timida, introversa, che si lascia conquistare solo da chi è davvero curioso, da chi ha davvero voglia di scoprirla. Il nord della Puglia, il Gargano. Si tratta di una delle aree più selvagge e affascinanti della regione, con i suoi monti prima brulli e pietrosi, poi verdissimi nella zona della Foresta Umbra, con il suo mare che custodisce misteriose leggende e grotte segrete conosciute solo dai marinai più navigati. Un weekend in Gargano consente di riconciliarsi col mondo, ristabilire un contatto armonico con la natura, permette di rilassarsi in spiaggia senza rinunciare alla sensazione di essere in montagna. Il Gargano è il connubio perfetto. L'itinerario del Gargano non può che partire dall'Architiello di San Felice, a Vieste, ormai simbolo della zona. Incantevole sia visto dall'alto con una panoramica complessiva, sia ammirato dal mare a bordo di una barca. Questo arco è solo una delle innumerevoli meraviglie che la costa garganica regala, una costa punteggiata di baie e calette, di alte rocce bianchissime come quelle della spiaggia di Vignanotica a Mattinata, di faraglioni dalle forme impressionanti come quelli famosissimi di Baia delle Zagare, altro emblema del Gargano. Per scoprire il Gargano bisogna esplorare la sua costa, parlare con i marinai, ascoltare le leggende cullate dalle onde del mare. Dopo il mare, vanno scoperti i borghi. Si parte da Vieste, la cosiddetta perla del Gargano, con i suoi vicoli candidi e immacolati, con l'isolotto del faro raggiungibile con una barchetta, con il suo molto costellato di locali movimentati in cui sorseggiare un drink e ammirare lo "skyline" illuminato di notte. Si respira un'atmosfera magica, fuori dal tempo.
Il weekend continua alla scoperta di Peschici, una piccola cittadina dipinta di bianco e di azzurro in cui è piacevole passeggiare e perdersi tra i vicoletti del centro storico, fino a raggiungere l'angolo delle ceramiche. Un tripudio di colori in cui l'esperienza trentennale dei Frammichele viene esibita con orgoglio a tutti i visitatori. Ed è impossibile non rimanere colpiti da quell'arte che appartiene alla tradizione ma resta sempre attuale.
Gli appassionati dei borghi dal fascino decadente non possono non far tappa a Vico del Gargano, uno dei Borghi più belli d'Italia, con le sue viuzze dal bianco meno luminoso ma altrettanto seducente. E infine Monte Sant'Angelo, col suo centro storico curatissimo e profumato, incorniciato di fiori e porticine dalle tendine sottili, pieno zeppo di panni stesi e di enormi forme di pane. Il buonissimo pane di Monte. Dopo il labirinto di caruggi, passeggiando per Monte si giunge a una strada più turistica che odora di legno e piccoli manufatti artigianali lontani anni luce dalle comuni cineserie. Monte Sant'Angelo sa di buono, ha un sapore genuino e incanta con le sue terrazze panoramiche e il suo celebre santuario.
Dopo la scoperta dei borghi, è ora di assaporare la natura. Prima con il verde e le lussureggianti aree boschive della Foresta Umbra, poi con un romantico tramonto su uno dei trabucchi che si incontrano lungo la costa pittoresca tra Peschici e Vieste. La conclusione ideale di un indimenticabile weekend sul Gargano, caratterizzato da un'aura seducente, intima e raccolta, riservata a chi è in cerca di pura bellezza.
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