Conoscendo la mia attenzione per il cibo locale e per i prodotti tipici dei luoghi che visito, anche quando sono tornata dall'esperienza maltese gli amici mi hanno chiesto cosa avessi trovato di speciale. Intanto alla domanda "com'è la cucina maltese?" ho dovuto riflettere un attimo; proprio così, perché non si può, a mio parere, identificare la cucina maltese con un unico aggettivo o con una descrizione di piatti, essendo complessa e racchiudendo in sé un misto di varie cucine. In ciò che ho assaggiato, ho trovato un misto di tradizioni, prodotti conosciuti o meno, molte influenze amalgamate per comporre piatti più o meno esotici. L'influenza della cucina italiana - e siciliana in primis - è certamente tra quelle dominanti; c'è quasi da chiedersi se la cucina maltese sia stata influenzata da quella siciliana o viceversa, oppure ancora se entrambe le cucine derivino dalle invasioni e dominazioni che entrambe le isole hanno subito nel corso dei secoli. Altre due cucine che ho riconosciuto nei piatti assaggiati a Malta sono quella greca e quella turca. La seconda piuttosto per l'utilizzo di spezie e aromi, la prima più per gli ingredienti fondamentali tra i quali, ad esempio, la carne ovina.
Una menzione particolare, per iniziare a parlare del cibo tipico, però, lasciatemela fare nei riguardi del pastizz. Il pastizz è lo street food maltese per eccellenza; si trovano pastizzerie in ogni quartiere e sono frequentate soprattutto durante la mattina. Questo è infatti lo snack prediletto dai maltesi per uno spuntino di metà mattina: una sfoglia simile a quella delle nostre sfogliatelle napoletane (quelle ricce, ovviamente, croccante e sottile) ripiena di piselli oppure di ricotta e fritta. Tra le due versioni, la mia preferita è quella alla ricotta, meno asciutta e più delicata. Per riconoscere il ripieno, è sufficiente individuare la forma: a triangolo il pastizz ai piselli, a rombo il pastizz alla ricotta. Di una cosa sono più che certa, perché è successo pressoché a tutti i partecipanti al tour: c'è il rischio di assuefarsi e non riuscire più a farne a meno; io proprio il giorno della partenza ne ho fatto scorta in modo da portarli a casa e farli assaggiare.
La tradizione dell'arcipelago maltese, in termini enogastronomici, si ritrova sicuramente più che in altri luoghi, sull'isola di Gozo. "Gozo è ricca nei suoi greggi e allegra nei suoi vigneti", scriveva il poeta romano Marco Valerio. E ancora oggi, dopo quasi due millenni, l'isola di Gozo si contraddistingue per i suoi prodotti legati alla coltivazione della terra ed all'allevamento degli ovini, nonché per il suo famoso miele che si trova in tutti i negozi di prodotti tipici locali. La caseificazione, mestiere svolto un tempo dalle mogli degli agricoltori dell'isola, si è tramandato nel tempo ed il formaggio di pecora preparato con il latte durante il tardo periodo autunnale e gli inizi dell'inverno, quando l'erba è qui abbondante, continua ad essere una tipicità promossa e offerta. Uno dei formaggi tipici da gustare assolutamente è il gbejina, formaggio fresco di Gozo, ma anche il pecorino con il pepe è molto caratteristico e si trova in tutti i pasti a base di prodotti tipici maltesi.
A proposito di assaggiare i prodotti maltesi, vi consiglio di fermarvi in una taverna o un'enoteca nel centro di Valletta. La fortuna di avere il clima mite fino ad autunno inoltrato e già anche in primavera, permette di potersi sedere ai tavolini dei dehor anche la sera. L'atmosfera rilassata e il cibo saporito sono un ottimo accompagnamento per degustare un buon bicchiere di vino. Il vino maltese è uno dei prodotti tipici dell’isola. Il clima, molto simile a quello siciliano, permette un’ottima e rapida maturazione delle uve e vini ricchi in colore e in gradazione. I vitigni autoctoni come Ghirgentina e Gellewza rimangono ben ancorati alle tradizioni, ma vengono affiancati a varietà internazionali come gli italiani Vermentino e Sangiovese, oppure i più classici Merlot, Syrah, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Cabernet Sauvignon. I bianchi, serviti freschi e con gradazione piuttosto leggera, si abbinano bene ai piatti di pesce e alle specialità maltesi a base di verdure. I rossi ben si sposano invece con i numerosi piatti a base di carne: carne di maiale (che troviamo nella zalzett, salsiccia aromatizzata al coriandolo), ma anche carne di coniglio, con uno dei piatti più tipici dell’arcipelago, il Fenkata.
Pensando ai dolci, oltre all’influenza turca e quindi a trovare dessert simili alla baklava, uno di quelli che ha attirato la mia attenzione, che ho acquistato e che ho portato a casa per assaggiare è il Qaghaq tal-ghasel, dolce tipico natalizio, ma che oggi si trova ovunque in ogni momento dell’anno; si tratta di anelli di pasta al miele ripieni di sciroppo di carrube e fichi. A sentire la descrizione egli ingredienti me li aspettavo piuttosto dolci e finanche stucchevoli, invece mi hanno sorpreso con la loro delicatezza e l’assoluta non invadenza.
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