Le Langhe, la Val d'Orcia, Valpolicella: da nord a sud, andiamo alla scoperta dei percorsi vinicoli più famosi d'Italia. La storia della viticoltura italiana è una delle più antiche del mondo. Non è un caso che gli antichi Greci la chiamassero “Enotria”, la terra del vino. Da robusti vini rossi a bianchi secchi, dentro un bicchiere di vino italiano ci sono tradizione, bellezza e passione. Scopriamo alcuni dei percorsi di enoturismo che intrecciano la millenaria viticoltura d'Italia con il suo patrimonio artistico.
Quando si pensa alle Langhe vengono subito in mente dolci declivi rigati di vigne alle pendici delle Alpi. Questa immagine da cartolina è il biglietto da visita di una terra votata da tempo immemore alla viticoltura. Il principale itinerario enogastronomico si snoda lungo la Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa. Il percorso unisce paesaggi rurali, borghi storici e la visita di cantine ed enoteche. Tra le tappe spiccano la città di Barolo, adagiata su verdi colline e sovrastata dall’imponente sagoma del Castello Faletti. Le terrazze panoramiche del borgo di Roddino, appollaiato sui dolci rilievi della regione, sono l’ideale per una vista d’insieme delle fertili valli. Infine, la città di Alba ha legato il suo nome non soltanto al vino che vi si produce, ma anche al tartufo, una delle eccellenze italiane che tutto il mondo ci invidia.
Regione dall’antichissima tradizione vitivinicola, il Veneto vanta etichette di altissimo pregio, come il Soave, il Bardolino e il Valpolicella. A quest’ultimo è legato un percorso di grande suggestione che attraversa la valle omonima, incastonata tra le prelati veronesi e il lago di Garda. Oltre a degustazioni guidate dei vino Amarone, Recioto e Valpolicella, si potranno scoprire i tesori artistici della regione. Antiche chiese romaniche, come la Pieve di San Giorgio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, ma anche ville cinquecentesche. Villa Rizzardi ad esempio, nel paese di Negrar, è conosciuta per il suo Giardino di Pojeja, uno degli ultimi esempi di giardino all’italiana.
La bontà e la qualità del Brunello sarebbe sufficiente a giustificare una vacanza di enoturismo a Montalcino, luogo di produzione del blasonato vino. Ma la verità è che i motivi per visitare Montalcino sono tanti. Questo antico borgo toscano della Val D’Orcia è cinto da possenti mura difensive al cui interno si conserva la rocca trecentesca. Un intreccio di stretti vicoli conducono il visitatore verso altri tesori, tra cui il Palazzo Comunale e le numerose chiese. Senza dimenticare naturalmente le tante cantine e botteghe che invitano ad un’esperienza a base di vino e sapori toscani.
Le verdi campagne a sud-est di Roma sono zona di produzione di vini e spumanti. Questa terra è anche custode della cultura popolare romana e di tesori architettonici di inestimabile valore. La degustazione del Cesanese di Olevano, rosso DOC dal sapore morbido e armonico, conduce alla scoperta dell’omonimo borgo. Olevano è un piccolo centro di epoca romana abbarbicato su una collina di tufo e dominato dal Castello dei Colonna, potente famiglia dell'epoca. La storia del Cesanese e della casata dei Colonna continua nella vicina Genazzano. Qui si possono ammirare l’imponente Castello dei Colonna, di epoca rinascimentale, e il Ninfeo Bramantesco, un complesso architettonico di inizio del 1500 opera del Bramante.
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