Se pensiamo alla cucina giapponese, inevitabilmente ci vengono in mente alghe, riso e pesce. Pensiamo al sushi per la precisione. Ma, appena atterriamo nella terra del Sol Levante, scopriremo una varietà incredibile di gusti, odori e sapori. Alle volte buonissimi, spesso strani e in alcuni casi al quanto disgustosi.
Il Giappone è famoso in tutto il mondo per il suo pesce crudo. Ma i giapponesi sono anche consumatori di basashi, ovvero carne di cavallo cruda. È di solito servita in fette sottili immerse in salsa di soia con zenzero e cipolla. Un po’ come il nostro prosciutto, ma per i nipponici è molto, molto meglio.
Harumon è un parola, onnicomprensiva, che significa interiora e organi. Ogni ristorante yakiniku, di “cose alla griglia”, avrà una parte del menù interamente dedicata a queste strane e misteriose parti dell'animale. Nella maggior parte dei casi non saprete cosa state per mangiare, perché solo un macellaio o un veterinario riconoscerebbero che cosa sia nel dettaglio. Ogni boccone, se siete temerari, è lasciato alla vostra immaginazione.
Ad ogni non-giapponese che arriva in Giappone viene proposto di assaggiare il natto. Ovvero un piatto di fagioli di soia fermentati che sembrano indigeribili per chi non è abituato, ma è un vero piatto tipico della cultura giapponese. I nipponici lo consumano anche a colazione nonostante che il sapore sia forte ed acre.
Se non se avete limite di budget dovete assaggiare il fugu, il famoso pesce palla. Di solito il prezzo corre intorno a $ 100 a persona. Questa somma infatti viene pagata nella speranza che chi sta sviscerando il vostro pesce sia un ottimo cuoco e sia in una buona giornata altrimenti saranno guai. La carne di questo pesce è velenosa e contiene dosi letali di tetradotossina, un veleno 100 volte più potente del cianuro. Se volte assaggiarlo potrete scegliere tra diversi piatti. Il sashimi è tagliato molto sottile e risulta quasi croccante, ma insapore. La zuppa di fugu rispecchia qualsiasi altra zuppa di pesce. Il fugu fritto è semplicemente pesce bianco fritto.
Il mochi è un grande classico della cucina tradizionale giapponese: si tratta di un rice cake fatto con particolare riso dolce o glutinoso cotto a lungo e poi ridotto in pasta. Sono dolcetti “gommossi” che si trovano durante tutto l’anno, ma che una volta erano preparati a capodanno ed erano portatori di fortuna e prosperità. I venditori di mochi, anche per questo, si trovano spesso nelle prossimità dei templi.
Se siete appassionati di “cose kawaii” ovvero oggetti, cibi, personaggi rappresentati con la boccuccia e gli occhioni dovete assaggiare questi snack simpatici. Ovvero delle ciambelle con sopra rappresentati ogni sorta di animali. Gatti, cagnolini, scimmiette e qualsiasi cosa venga in mente al decoratore. A questo punto non ci rimane che augurarvi “itadakimasu” ovvero buon appetito!
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