Il viaggio di Valentina Paro è stato soprattutto un viaggio culinario, alla scoperta delle tipicità e delle pietanze norvegesi. Ecco la sua esperienza a Fjord Experience. Ci sono molte cose per cui i norvegesi sono conosciuti e stimati in tutta Europa: i fiordi, il sole di mezzanotte, la natura incontaminata, le casette di legno colorate che si affacciano sul Mare del Nord, la bellezza delle norvegesi, il senso civico tipicamente scandinavo. Inaspettatamente, mi sono resa conto che la Norvegia sa sorprendere il turista anche dal punto di vista culinario, con una cucina semplice ma gustosa, in grado di rinnovarsi e di aprirsi ai sapori provenienti dal resto del mondo.
Se come me amate il pesce, anche per voi la cucina norvegese sarà un vero paradiso: salmoni rosei, stoccafissi e filetti vari provenienti dal mare norvegese, sono una costante riproposta in gustose varianti a colazione, pranzo e cena, così come nei mercati cittadini. Non a caso la Norvegia è uno dei più grandi esportatori di pesce nel mondo! La carne compare con meno frequenza a tavola, ma non è poi così rara: si consuma soprattutto l’agnello che è alla base del fårikål, uno stufato accompagnato da cavolo.
La colazione è il momento più importante della giornata e lo si capisce dalla ricchezza e dalla varietà dei buffet degli alberghi. Sulle tavole imbandite fanno bella mostra di sé trancetti di salmone aromatizzati (non come quelli sottovuoto dei banchi frigo dei nostri supermercati) e succosi filettini di aringa. Il tutto accostato a fettone di pane scuro punteggiato da un’ampia varietà di cereali di cui, personalmente, ignoravo totalmente l’esistenza. Ma c’è qualcos’altro a cui il pane fresco si accompagna molto bene: i latticini, tra cui il geitost, un formaggio di capra che non ha solo il colore del caramello, ma anche un retrogusto dolciastro che ricorda le note caramelle Mou. Una specialità locale, che gli amanti delle tipicità non possono perdersi considerato anche che è annoverato tra i presidi SlowFood nazionali.
A colazione non mancano anche uova e bacon, la frutta e le marmellatine per i sostenitori della colazione dolce ad ogni costo, ma solitamente anche i più convinti entro la fine della vacanza si arrendono di fronte a un assaggio dei gusti mattutini norvegesi (per poi pentirsi di non aver ceduto prima).
Ad Ålesund tra tramonti infiniti, architetture da art nouveau e pazze escursioni tra le isole mi sono lasciata rapire dalla cucina eclettica che spazia dalla carne al pesce, alternando tradizione e modernità. L’agnello al Ristorante Anno, per esempio. Una delle poche volte – forse l’unica - in cui non ho ceduto al pesce. Un sapore sorprendentemente delicato accompagnato dalle immancabili patate lesse e da gustose e sfiziose salsine. Facile apprezzare la cena poi, quando hai una vista meravigliosa sul canale illuminato a giorno anche alle 11 di sera.
A colpirmi - ed affondarmi - è stata però l’atmosfera, il design ed i gusti insoliti dell’Invit Espressobar. Qui i proprietari – una coppia di architetti e designer - hanno saputo accostare i gusti speziati, freschi ed esotici di mango e zenzero al pesce locale: una fotografia della Norvegia di oggi moderna e vibrante, in grado di accogliere e fare propri gli stimoli provenienti dall’estero proiettandosi verso il futuro. La full immersion nella cucina norvegese ad Ålesund è terminata con lo stoccafisso dell’XL Diner servito in tre versioni diverse: una tradizionale norvegese, una “all’italiana” e una “alla portoghese”.
Una sorta di celebrazione culinaria di un pesce (il merluzzo) e del suo singolare metodo di conservazione (l’essicazione) originari della Norvegia, ma esportati a partire dal 1500 in tutto il Mediterraneo, cosa che ha reso lo stoccafisso un ingrediente importante di molte cucine europee.
A Bergen, tra le banchine che si affacciano al porto e lo sfondo delle pittoresche casine in legno del Bryggen, i banchi sono carichi di filetti di tonno, salmoni marinati e gamberoni, mentre gli stoccafissi se ne stanno rigidi ed appesi imperturbabili sia che tiri il vento, batta la pioggia o splenda il sole. E’ il mercato del pesce, dove le bancarelle sono pescherie a cielo aperto che mettono in bella mostra la loro merce. Un paradiso per i fotografi che qui trovano soggetti perfetti per i loro scatti.
Ma per chi il cibo non vuole solo immortalarlo ma anche metterlo sotto i denti - in particolare mi riferisco ai fans dello street food - tra le bancarelle del mercato di Bergen si possono trovare le tradizionali polpette di pesce, spiedini di pesce cotti alla griglia, panini ripieni di pesce, insalate accompagnate dal pesce… In pratica, pesce in ogni variante, a patto che si possa servire rapidamente e consumare passeggiando o sedendo ai tavoli delle bancarelle.
Se non volete riempire le valigie di tazze, portafoto, portachiavi e suppellettili vari marchiati “Norway”, il souvenir gastronomico è ciò di cui avete bisogno per fare bella figura con parenti ed amici a casa. Tra questi banchi farete incetta di vasetti di caviale, filetti di salmone affumicato sotto vuoto, salamini di carne di alce, renna o balena: il modo più semplice per portarsi a casa i sapori della cucina norvegese e avere la sensazione di proseguire questo viaggio indimenticabile attraverso il gusto.
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