Alla scoperta della Basilicata

Siete mai stati in Basilicata? Sono certa che in molti associano la Basilicata a Matera, ancor più adesso che è stata eletta Capitale Europea della Cultura del 2019. Niente paura, non siete i soli: anche io la pensavo così prima di mettere piede in questa regione. Ma state pur certi che, dopo averla scoperta, non ve ne libererete più. Vi entrerà nel cuore, penetrerà nella vostra anima. Come è successo alla sottoscritta. In questo articolo vi porto quindi alla scoperta della Basilicata, una terra ancora inesplorata ma che ha davvero tanto da offrire. Sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista gastronomico, ma soprattutto sul piano umano grazie al calore e all'accoglienza lucana. Il nostro viaggio non può che partire da Matera, una città unica al mondo per la presenza dei sassi, una preziosa testimonianza del passato che cristallizza in sé epoche remote. Imperdibile una passeggiata  tra i viottoli tortuosi del centro storico fino ad arrivare al meraviglioso belvedere. Da qui ho scattato una delle foto più belle che conservo di questa città.

Da Matera si prosegue verso Craco, la città fantasma situata nel paesaggio lunare dei calanchi lucani. I calanchi lucani sono delle forme di erosione dovute all’azione combinata dell’acqua piovana e del sole che ha portato al dissesto idrogeologico e a una serie di frane fino a quando, nel 1969, gli abitanti di Craco sono stati costretti ad abbandonare definitivamente il paese trasferendosi più a valle. E così Craco, ormai disabitata, è divenuta la città fantasma. Oggi la città non ha subito mutazioni, è ancora intatta. Un posto dal fascino caratteristico e dall'atmosfera decadente, misteriosa, spettrale.

  Da Craco il viaggio procede verso Venosa, in provincia di Potenza. Famosa per essere la città natale del celebre poeta latino Orazio, sorge nel mezzo di una landa brulla e inospitale e forse è proprio questo il suo valore aggiunto: il suo cuore pulsante di vita colpisce in un contesto così insolito. Venosa va vista per il suo centro straordinariamente ricco di monumenti e di strutture architettoniche romane che testimoniano l'influenza del grande poeta. Da Venosa, percorrendo la strada per Pietrapertosa e Castelmezzano pian piano si abbandonano le lande semiaride e brulle per giungere alle vette di quelle che sono state soprannominate le Dolomiti Lucane. Una volta arrivati, non è difficile capirne il motivo: si tratta di un vero e proprio paesaggio di montagna compreso tra i due deliziosi borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano, che molti avranno già sentito nominare in merito al famoso Volo dell’angelo, una delle 4 principali attrattive della Basilicata. Il Volo dell'Angelo è una sorta di funivia che collega i due paesi mediante un cavo d’acciaio teso su uno strapiombo tra Pietrapertosa e Castelmezzano. Un'esperienza adrenalinica che permette di sfrecciare da un paesino all'altro in un batter d'occhio. I più allenati - e i più fifoni - da Castelmezzano possono raggiungere Pietrapertosa con il trekking, seguendo il percorso delle sette pietre che permette di respirare aria fresca e pura a pieni polmoni e di godere di un paesaggio mozzafiato: una moltitudine di casette gialle e arancioni arroccate sulle rocce e avvolte da tanto verde.

Il nostro viaggio in Basilicata non può che terminare a Maratea, un paradiso naturale con 32 km di costa al centro del Golfo di Policastro. Si tratta di un'opera d'arte naturale incastonata nelle propaggini dell'Appennino e lambita dal Mar Tirreno, completamente immersa nel verde con una miriade di piccole spiaggette, baie e isolotti in cui rilassarsi e nuotare nell'acqua cristallina. Nel punto più alto, da dove si gode di una splendida vista sul mare, vi è la statua del Cristo Redentore, ormai simbolo della località. Il viaggio termina qui, ma sono certa che - come me - avrete voglia di ritornare per ripercorrere queste tappe e scoprirne di nuove. Come spostarsi in Basilicata? La rete dei trasporti non è il massimo dell'efficienza, dunque io consiglio sempre di spostarvi in automobile in maniera indipendente. Sarete liberi di fermarvi liberamente, non appena verrete rapiti da uno scorcio mozzafiato. Eh sì, perché la Basilicata conquista.  

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