Lontana dal turismo di massa, questa parte della Puglia nasconde paesaggi suggestivi, angoli di natura incontaminata e una ricca tradizione culinaria. La scopriamo qui nell'itinerario della nostra blogger Manuela Vitulli.
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Sulla sommità del tacco d'Italia c'è una terra incastonata nella natura: il Gargano. Una terra ancora selvaggia e ricca di suggestioni. Ricca di paesaggi estremamente differenti, leggende, riti, superstizioni, feste, gustosissime specialità.
Abbiamo già parlato del Gargano con un itinerario classico, ma stavolta vogliamo proporvi un tour insolito che parte da Manfredonia per arrivare alla Foresta Umbra. Si tratta di un itinerario che mira a toccare le peculiarità della zona più che le principali destinazioni. Vi parleremo di celebrazioni tradizionali, suggestioni innovative, colori che caratterizzano l'area geografica. Siamo sicuri che, seguendo le nostre tappe, vi innamorerete perdutamente di questa terra. In qualsiasi stagione.
Il nostro tour parte da Manfredonia, alle porte del Gargano. Elegante e raffinata, è una delle città più grandi della zona. Suggestiva per il suo signorile centro storico così come per la zona del porto, dove spuntano piccoli locali in cui è possibile prendere un aperitivo o un caffè - e magari anche la tintarella - guardando il mare. Il periodo più caratteristico per visitare Manfredonia è senza alcun dubbio quello del Carnevale.
Il Carnevale di Manfredonia, infatti, è uno degli eventi più attesi e ogni anno stupisce i suoi visitatori con una miriade di eventi: grandi parate luminose, concerti, sfilate dei carri allegorici. L'intera città si trasforma in un immenso palcoscenico dove far festa fino a tardi. Imperdibile la farrata, una delle specialità del Carnevale di Manfredonia (reperibile in ogni periodo dell'anno). Si tratta di un rustico di forma tondeggiante ripieno di ricotta di pecora, maggiorana e farro o grano.
Poco distante dal centro storico di Manfredonia si trova Siponto. Si tratta di una tappa imperdibile perché permette di ammirare un gioiello che mescola l'antichità all'innovazione: la Basilica di Siponto. Realizzata dall'artista Tresoldi con una rete metallica, riproduce l'antica basilica in chiave moderna. Sembra quasi un'illusione ottica ed è meravigliosa, unica nel suo genere.
Dopo la tradizione e l'innovazione, la terza tappa fa riferimento al bianco. Il bianco che domina il paesaggio di Monte Sant'Angelo, infondendo serenità nel dedalo di vicoli. Il bianco che sa di buono, di genuino, come l'ottimo pane che viene preparato qui.
Da non perdere il Santuario di San Michele Arcangelo, inserito tra le 10 grotte più belle al mondo.
Non possiamo non includere i trabucchi sospesi nel blu in questo tour legato alle peculiarità del Gargano. Il nostro consiglio è quello di costeggiare il mare per ammirarli tutti, dal più piccolo al più grande. Si tratta di antiche macchine da pesca realizzate completamente in legno e ancora oggi madide di storia, fascino, passione.
Il trabucco in foto è quello di Cala Molinella, a Vieste. Per maggiori informazioni date un'occhiata al sito dedicato alla rinascita dei trabucchi storici.
Concludiamo il tour con il colore verde. Il verde della Foresta Umbra, il polmone del Gargano - e non solo. Si tratta di un'oasi naturale - custodita nel Parco Nazionale del Gargano - in cui staccare la spina e rigenerarsi. ritagliarsi qualche ora per una merenda bucolica, per una gita di famiglia. Un posto che mette in pace col mondo. Sembra un posto d'altri tempi, vero?
Eh sì, il Gargano è il luogo perfetto per riacquistare la semplicità perduta.
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