Scoprire una città attraverso i suoi colori. Questa volta tocca alla Provenza e alle sue sfumature di lavanda. La Provenza non è solo il viola dei campi di lavanda, ma è anche una regione che offre belle città e soprattutto incantevoli villaggi. Impossibile cercare di fare una classifica o elencarli tutti, ma qui c’è una piccola lista di quelli che mi sono rimasti nel cuore: denominatore comune è la cura del dettaglio, l'amore per la bellezza che si respira sempre in Francia ma qui più che in ogni altro posto.
Il Luberon è un massiccio montuoso che si trova tra i dipartimenti del Vaucluse e delle Alpi dell'Alta Provenza, un territorio caratterizzato da un paesaggio naturale variegato, per colori e per scenari, e in questo paesaggio si incastonano deliziosi villaggi.
Lourmarin, rientra tra "i più bei villaggi di Francia". Colori pastello, angoli silenziosi in cui l'unico rumore è quello del vento che muove le foglie, rampicanti ad ingentilire le mura...
Roussillon è il villaggio che "custodisce" i sentieri delle terre dell'Ocra, e questo ruolo gli si addice alla perfezione: le sue case sono tutte dipinte nei colori della terra, dal rosso più acceso all'arancio all'ocra.
A Saint Saturnin il tempo sembra essersi letteralmente fermato: qui forse più di ogni altro posto, avrete la piena sensazione della calma con cui procede la vita in Provenza: passeggiate, godetevi le stradine in cui come al solito i colori pastello la fanno da padroni, e magari fermatevi per una cena in tutta rilassatezza... ovviamente non fate a meno di gustare un fruttato vino di questa regione, ed un romantico gelato alla lavanda!
E poi ancora, non dimenticate di visitare Gordes, Simiane la Rotonde... ed insomma, tutti quelli che incontrate lungo la strada!
Nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, il paesaggio si fa più aspro e montuoso, ma non per questo riserva meno bellezza: tra una distesa di lavanda e l'altra, non mancate di visitare questo paesino arroccato tra le rupi. Il borgo, attraversato da un ruscello, è famoso per una stella appesa in alto tra due pareti di roccia, posta come ringraziamento alla Madonna durante il periodo delle Crociate, e per le tante botteghe di maioliche smaltate.
Chiare fresche e dolci acque...
Con queste parole il Petrarca si riferiva alle sorgenti del fiume Sorgue, in questo borgo nel dipartimento di Vaucluse: l'acqua sgorga proprio ai piedi di parete di roccia che fa da quinta al villaggio, a pochi metri dalla piazzetta centrale.
Il tour si conclude con uno villaggio le cui mura perimetrali perfettamente conservate vi lasceranno meravigliati, insieme all'ordinatissimo reticolo di viuzze dalle porte e finestre colorate: siamo in Camargue, circondati da paludi e vicini alle saline di Giraud, ma l'aria è tutta provenzale.
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