Selinunte e dintorni

Jade
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Volagratis.

Un itinerario alla scoperta di Selinunte e della Sicilia più selvaggia: quella che affascina, seduce, sorprende.

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Mare cristallino, natura selvaggia, città caleidoscopiche, secoli di storia e cultura e, ovviamente, una cucina sorprendente: è tutto ciò che mi aspetta ogni volta che torno in Sicilia. Le influenze millenarie di differenti dominazioni hanno restituito al viaggiatore di oggi un mosaico affascinante che conquista anche l’animo più difficile. E l’hanno fatto in maniera democratica: ovunque andiate, troverete sempre qualche motivo per rimanere a bocca aperta. Una lingua di terra arsa dal sole e ornata da ulivi e vigne che va da Castelvetrano a Menfi e al cui centro si trova Selinunte. Qui c’è la Sicilia delle spiagge sabbiose e sconfinate, del mare freddo e immacolato, dei bagli incantati, vecchie fattorie fortificate oggi riconvertite in splendidi agriturismi immersi nella natura, del vino e dell’olio, ma soprattutto del Parco archeologico di Selinunte, il più grande e uno dei più scenografici d’Europa.

Che cosa visitare

La nostra esplorazione, con base nella remota campagna di Menfi, parte proprio da qui. Come detto, questa zona della Sicilia è stranamente poco battuta dalle rotte turistiche e quindi la prima piacevole sorpresa è stata quella di visitare il parco in quasi totale solitudine, fantastico! 

La seconda è stato il panorama che, sin dall’ingresso, lascia a bocca aperta. Un quadrilatero di colonne color oro si staglia tra il verde di antichi pini e il marrone di una terra bollente, sullo sfondo il blu scintillante del mare Mediterraneo. 

I templi di Selinunte, in particolare la zona dell’Acropoli, furono infatti costruiti su una piccola scogliera a picco sul mare per rendere più difficile l’accesso e proteggere la città e oggi questa decisione ci ripaga con scenari mozzafiato.

I templi di Selinunte furono costruiti su una piccola scogliera a picco sul mare. Oggi questa decisione ci ripaga con scenari mozzafiato.

Le spiagge

Camminare tra la campagna silenziosa con il naso all’insù, immaginare la vita frenetica di questa antica città e godersi il sole e la brezza salmastra tra costruzioni meravigliose è qualcosa di unico. Con gli occhi scintillanti e lo spirito in pace con il mondo, continuiamo ad esplorare questo angolo di Sicilia puntando dritti al mare. Qui le spiagge sono sabbiose, ampie e poco affollate anche nei weekend estivi e avrete solo l’imbarazzo della scelta. Una delle opzioni più suggestive è quella di fermarsi proprio sotto l’ombra dei templi, nei due tratti di spiaggia che si estendono ai lati del parco. Una più vicina all'ingresso principale, dove trovate anche un lido attrezzato, e l’altra sotto all'Acropoli totalmente selvaggia e, quando eravamo lì noi, completamente vuota!

Dove mangiare il pesce fresco

Un paesino che merita una visita dove poter abbinare mare e magari un pranzo o una cena di pesce è sicuramente Porto palo, la spiaggia principale di Menfi, a circa 20 minuti dai templi. 

Il borgo è piccolino, con un placido porticciolo e diversi ristoranti, dove godersi vista e pesce fresco. 

Qui la spiaggia è sia libera che attrezzata, ma gli ombrelloni sono pochi, lontani tra loro e scarsamente popolati. 

Non nego che il mare sia un po’ freddino e prima di fare un tuffo bisogna farsi un po’ di coraggio, ma l’acqua è trasparente e invitante.

Fondali bassi e sabbiosi sono perfetti per chi, come noi, viaggia con una bimba piccola! Vicino a Porto Palo, c’è un altro tratto di costa molto simile e altrettanto piacevole che è la spiaggia Lido Fiori

Un pezzetto di costa appartato con due ristorantini, qualche ombrellone e basse dune di sabbia e arbusti a fare da quinte.

Potete anche fare un salto a Menfi, piccola cittadina a pochi chilometri nell'entroterra per visitare il suo centro storico e magari cercare una piccola cantina per una degustazione di vino e di olio.  

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