I 5 monumenti da vedere a Palermo

Scopri le attrazioni imperdibili del capoluogo siciliano.

Fenici, Romani, Greci, Normanni, Bizantini, Arabi, Svevi, ciascuno di questi popoli ha lasciato a Palermo la sua inconfondibile impronta, e oggi questa bellissima città, come molte altre della Sicilia, è la bellissima sintesi di un melting pot di culture, storie e traduzioni, che non ha eguali in altre regioni italiane.

  1. La Cattedrale
  2. Il Teatro Massimo
  3. Il Palazzo dei Normanni
  4. Le Catacombe dei Cappuccini
  5. Il Castello della Zisa

In questa breve guida ai monumenti di Palermo, scopriremo insieme alcune tappe imperdibili, segnate proprio da questo mix di stili, come la Cattedrale, che si impone su Palermo in tutta la sua ecletticità, o il Palazzo dei Normanni. Infine un tocco di mistero, con le Catacombe dei Cappuccini. Buon viaggio!

1. La Cattedrale

Tra i siti che sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco, la Cattedrale di Palermo è il miglior esempio di sintesi del mix di culture che hanno attraversato la Sicilia, basti dire che per un lunghissimo periodo è andata avanti e indietro tra l'essere una moschea e una chiesa cristiana. La sua imponente architettura esterna è frutto delle mani e delle influenze romane, normanne, greche, arabe, gotiche, barocche siciliane, catalane e di molte altre culture e tradizioni. Un eclettismo che ha il merito di rendere questo edificio unico nel suo genere: è praticamente un manuale di storia dell’arte fatto di pietra. L’interno della Cattedrale non è altrettanto vario come l’esterno, ma ospita una Stanza del Tesoro, che conserva, tra le altre reliquie preziose, la tiara d’oro di Costanza d’Aragona, oltre alle tombe di grandi imperatori del passato: tra tutti, qui riposa il grande Federico II.

Il consiglio in più: imperdibile la visita sul tetto della Cattedrale per una vista superba su tutta la città.

2. Il Teatro Massimo

Facciamo un salto in avanti del tempo e passiamo dal Medioevo al XIX secolo. Scopriamo così il secondo monumento da vedere nel capoluogo siciliano: il Teatro Massimo. Venire in vacanza a Palermo e non fare una visita a questo grande Teatro sarebbe davvero imperdonabile, se non altro perché si tratta del terzo teatro lirico più grande d’Europa, dopo l'Opéra di Parigi e lo Staatsoper di Vienna, e il più grande in Italia! Il Teatro risale alla seconda metà del XIX secolo, e per costruirlo fu necessario abbattere una chiesa e un monastero, e sembra che il fantasma di una monaca si aggiri ancora indispettita per le sue sale. La facciata anteriore del teatro ricorda un tempio classico, mentre l’interno è riccamente decorato: l’obiettivo era dare un senso di lusso e sfarzosità decisamente fuori dal comune. Altra caratteristica interessante è la grande cupola, costruita per ottenere un’acustica assolutamente perfetta, oltre alla grande scala d'accesso e ai due leoni sormontati dalle allegorie della tragedia e della lirica. Bellissimo anche il Caffè del Tratro, per aperitivi all'insegna dell'eleganza più classica.

Il consiglio in più: occhio al famoso gradino della suora, se non credi al fantasma, inciamperai sicuramente!

3. Il Palazzo dei Normanni

Torniamo di nuovo indietro nel tempo, nel Medioevo, e andiamo a visitare un altro importantissimo monumento di Palermo, costruito nel 1130 e che un tempo era il Palazzo Reale: il Palazzo dei Normanni. Il grande imperatore Federico II un tempo camminava tra le sue sale, e basterebbe dire questo per capire quanta storia è passata per queste stanze. Oltre alla sfarzosità dei suoi interni, i pregiatissimi mobili, gli affreschi e i dipinti, il vero fiore all’occhiello del Palazzo è la sua Cappella Palatina, dichiarata patrimonio dell'Unesco, che lo scrittore Guy de Maupassant definì “il più prezioso gioiello religioso sognato da mente umana ed eseguito da mano di artista”. Le decorazioni delle sue volte sono magnifiche, ma la loro particolarità è che sono affrescate da 750 dipinti, ciascuno raffigurante una scena del Paradiso del Corano. La Cappella è la rappresentazione della felice commistione tra etnie e credi diversi, l’incontro tra Oriente e Occidente i cui frutti si ritrovano praticamente in ogni parte della Sicilia.

Il consiglio in più: anche la Sala d'Ercole, con 12 affreschi che raffigurano le 12 fatiche, merita una visita.

4. Le Catacombe dei Cappuccini

Ecco una tappa altrettanto immancabile quanto macabra della tua visita a Palermo: le Catacombe dei Cappuccini. Le catacombe conservano circa 8.000 cadaveri, dei quali 1.252 sono le mummie sospese alle pareti. La genesi di questo complesso ebbe luogo nel XVI secolo, quando i frati esaurirono lo spazio nel cimitero del convento e iniziarono a scavare cripte al di sotto. La prima mummificazione, avvenuta nel 1599, fu quella del confratello Silvestro da Gubbio, la cui mummia è ancora oggi visibile. In origine le catacombe erano destinate solo ai frati defunti. Tuttavia, nei secoli successivi, essere seppelliti in queste catacombe divenne quasi uno status symbol, e il trattamento fu ampliato anche ai membri delle famiglie nobili e dell’alta borghesia, in modo che i parenti potessero andare a trovarli e pregare con loro. Le sale sono suddivise in categorie: uomini, donne, vergini, sacerdoti, monaci e professionisti e anche bambini.

Il consiglio in più: fai un saluto alla piccola Rosalia, una bambina che riposa lì da quando aveva 2 anni.

5. Il Castello della Zisa

Iniziato a costruire nel 1165, sotto il regno di Guglielmo I, e portato a termine 10 anni più tardi con il figlio Guglielmo II d’Altavilla, il Castello della Zisa è un altro fulgido esempio di quell’eclettismo architettonico che ha permeato di sé chiese, edifici e monumenti di ogni parte della Sicilia. Il palazzo infatti è un mix di stili normanno e soprattutto arabo, a cominciare dal suo nome, che deriva dall’espressione araba al-‘Azîz, che significa “lo splendido”. Questo castello, durante la sua storia, fu trasformato prima in fortezza e, in seguito, in residenza estiva per le famiglie aristocratiche. L’esterno del palazzo è di una bellezza notevole, caratterizzato da un grande parco, giardini e tante vasche e fontane. Dietro la costruzione del palazzo c’è una leggenda: nella bellissima Sala della Fontana si trova un affresco raffigurante divinità olimpiche, che in realtà sono… diavoli! Sembra che questi custodiscano un tesoro nascosto tra le mura, e l’unico modo per arrivarci e contare più volte le figure ritratte ottenendo sempre lo stesso numero, ma naturalemnte nessuno ci è mai riuscito.

Il consiglio in più: oggi il Castello ospita il Museo d'Arte Islamica, una tappa che vale di certo una visita.

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