Se ti stai chiedendo quando andare all'isola di Mauritius e alle altre isole Mascarene, consulta questa breve guida, in cui ti indichiamo il periodo migliore per le vacanze e i mesi da evitare, quando qui il clima è meno favorevole. Scoprirai anche le spiagge migliori e gli eventi. Pronti? Iniziamo!
Probabilmente i periodi migliori per visitare Mauritius e le altre isole Mascarene sono aprile e maggio e verso la fine dell'anno, tra ottobre e dicembre, quando fa più caldo. Tuttavia, il clima subtropicale delle isole consente di avere temperature calde per la maggior parte dell'anno. In bassa stagione, per esempio tra maggio e giugno e tra settembre e ottobre, quando ci sono meno turisti, ci si può godere le isole con maggiore serenità. In generale, gennaio e febbraio sono i mesi da evitare perché corrispondono alla stagione dei cicloni, fino a inizio marzo, quando il clima diventa gradualmente più caldo, anche se possono verificarsi ancora precipitazioni occasionali. Come dicevamo, aprile e maggio sono tra i mesi migliori. Giugno è un mese in cui fa leggermente meno caldo e la sera potrebbe essere utile uno strato di indumenti in più, ma è comunque molto piacevole. Luglio e agosto sono i mesi degli alisei: le temperature di giorno continuano a essere piacevoli, ma di sera può fare freddo. A settembre gli alisei si attenuano e da ottobre a dicembre il clima è migliore, anche se umido: festeggiare qui Natale e Capodanno è molto popolare.
Il consiglio in più: se vuoi spendere un po' meno, prenota verso maggio, è più facile trovare buone offerte.
Mauritius è un'isola ricca di storia, scenari naturali incredibili e panorami meravigliosi. Il paesaggio è molto variegato, tra cascate, chiese, templi, mercati e ville immerse nel verde, e ogni angolo riserva sempre delle sorprese. Insomma, se pensi di trovarti davanti esclusivamente spiagge bianche e palme, preparati a vedere davvero di tutto. Ecco alcune delle spiagge, e non solo, più interessanti. Accanto a luoghi paradisiaci come Flic en Flac, la classica e comunque meravigliosa spiaggia tropicale, con la sabbia bianchissima lambita da acque cristalline, sulla parte occidentale dell'isola, o come Grand Baie, perfetta per chi ama fare vela, snorkeling, sci nautico e altri spot acquatici, troverai scenari differenti ma ugualmente magnifici. Un esempio sono Les 7 cascades, le cascate più alte di Mauritius che nascono dal fiume Tamarin, o Tamarin Bay, la baia dove sfocia il fiume e dove puoi fare il bagno con i delfini. La stessa Port Louis, la città principale di Mauritius, è un luogo pieno di colori, esperienze da fare e luoghi da vedere, come La Citadelle, la fortezza risalente al periodo coloniale, o il coloratissimo mercato centrale.
Il consiglio in più: i fondali sono per lo più sassosi, porta con te scarpe da scogli adatte o almeno infradito.
Come dicevamo all'inizio, quelle che comunemente vengono chiamate Mauritius, in realtà sono le isole Mascarene, che formano un arcipelago scoperto per caso nel 1513 dal navigatore portoghese Don Pedro Mascarenhas, cercando una rotta meno trafficata per raggiungere l'India. Oltre a Mauritius, le Mascarene sono formate dall'isola di Reunion, la seconda per grandezza, Rodrigues, Tromelin, le Agalega e le Carajos. Queste ultime sono formate da circa 40 isolotti, di cui solo uno è abitato e dove si vive di pesca. Le Agaloga sono due isolotti a forma di punto escamativo e sono un piccolo paradiso quasi incontaminato. Anche Tromelin è un isolotto disabitato, ma importante per la sua stazione meteorologica. Rodrigues è un'isola stupenda, circondata dalla barriera corallina e dove, fino a poco tempo fa, vivevano specie animali rarissime, come la volpe volante, che abitano solo lì. Infine l'isola di Reunion, più grande, ha diversi centri abitati, un museo di storia naturale, una cattedrale e una moschea. Inoltre c'è un vulcano ancora attivo, che si può scalare facilmente a piedi ed è un percorso perfetto per chi ama il trekking.
Il consiglio in più: alle Mascarene si parlano sia inglese che francese, risporlvera una delle due.
Abbiamo già accennato a Port Louis, la capitale di Mauritius, la città più grande dell'isola, dove convivono tranquillamente diverse nazionalità e religioni. A Port Louis è immancabile la visita al mercato centrale, dove si trova davvero di tutto, dal cibo agli abiti, ai souvenir, e dove naturalmente l'arte della trattativa regna sovrana. A fare da contraltare al mercato c'è il modernissimo Caudan Waterfront, un enorme centro commerciale che comprende anche cinema e casinò. All'interno puoi anche visitare il Blue Penny Museum, il museo dei francobolli mauriziani. Il luogo più importante, se vuoi conoscere la storia dell'isola, è senza dubbio l'Aapravasi Ghat: patrimonio mondiale dell'umanità, era il punto di smistamento degli immigrati, che, tra il XIX secolo e l'inizio del XX, venivano poi mandati a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. È da queste persone che discende la maggior parte dell'attuale popolazione di Mauritius.
Il consiglio in più: ricordati di mettere in valigia un adattatore inglese per la presa della corrente elettrica.
A proposito di Aapravasi Ghat, queste migrazioni sono stati cruciali per determinare l'identità dell'attuale popolazione di Mauritius, formata da un mix di culture e religioni, con le relative tradizioni e festività che, durante l'anno, vengono celebrate coinvolgendo anche i turisti. A Port Louis, per esempio, verso la fine di settembre, puoi partecipare al Festival di Eid-al-Fitr, in occasione della fine del Ramadan. Intorno a marzo, invece, si festeggia Holi, il festival indù che segna l'arrivo della primavera. Sempre la capitale, a novembre, si anima con il Festival International Kreol, con musica jazz creola, arte e cucina locali. Immergiti non solo nell'Oceano Indiano, ma anche in queste coloratissime e ospitali culture.
Il consiglio in più: naturalmente il Natale a Mauritius, con più di 30 °C, è sempre un'esperienza suggestiva.
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