Cosa Visitare a Cagliari
Il lungomare con palazzi a portici fine-ottocentoil vecchio Municipio, il Palazzo Viceregio, l'arcivescovado, l'Arsenale, palazzo Belgrano (sede dell'Università), il Museo archeologico nazionale, la Pinacoteca nazionale,Il Museo siamese, la Cattedrale, il mausoleo di Martino d'Aragona, il Santuario di Bonaria.
Bellissimo tratto di litorale, racchiude spiagge e calette, rocce calcaree e dune intatte;all'estremità orientale, la torre di Chia, costruita nei secoli XVI-XVII, segna il luogo dove sorgeva l'antica Bithia, centro di origine fenicia. Dall'altura della torre lo sguardo spazia sulla bella spiaggia e sull'isolotto Cardolinu, unito alla terraferma e sulla distesa di spiagge della collina di Cognoni e del promontorio di Porto Campana. Di fronte alla spiaggia s'Acqua Dulci si staglia il grande scoglio su Giudeo, dalle caratteristiche rocce scure. Porto Pino è una località balneare costruita su di un istmo di sabbia circondato dai rari pini d'Aleppo. Proseguendo si arriva a Capo Teulada, promontorio calcareo su cui si apre una spiaggia frequentata da fenicotteri, avocette, gufi di palude. Durante la stagione, le testuggini vi depositano le uova. A nord del capo, a Santadi, sorge la Fortezza di Pani Loriga, complesso di epoca fenicio-cartaginese e, sul Monte Meana, si possono visitare le Grotte di Is Zuddas. Una volta entrati si giunge, attraverso un cunicolo, a diverse sale, ognuna dalle caratteristiche diverse: la prima, delle Colonne, è piena di stalattiti e stalagmiti, la seconda, dell'organo, ha al centro una colonna che ricorda le canne dello strumento, la terza è chiamata il teatro per la sua vastità, mentre la volta della quarta sala disegna strane figure, da cui il nome di Eccentriche. Nella stessa zona si trovano altre interessanti caverne come, la Grotta Pirosu, che nel periodo nuragico era un santuario ipogeico.
Il parco di Monte Arcosu dal 1987 è una della più principali oasi italiane del WWF: la zona protetta si estende per circa 3000 ettari, al confine con la valle del Getturumannu, comprendendo, all'interno del proprio territorio, oltre al monte stesso, il Gennostrina e il Monte Lattias. Il paesaggio è aspro e tormentato, con formazioni granitiche e metamorfiche, valli strette ed incassate e pareti e creste rocciose (molto belle quelle del Monte Lattias, di Su Scavoni e Sa Sperrrimas). La flora è tipicamente mediterranea: tra le specie più rappresentative quelle endemiche, come lo spillone del Sulcis, le rarissime orchideee ed il gigaro sardo-corso. Il tasso è presente nei canali del Monte Lattias. Da non dimenticare altre specie come sughero, leccio, ontani. Tra gli specie animali presenti vi sono il cervo sardo, il gatto selvatico, il cinghiale e la martora;tra gli uccelli aquile reali, falchi pellegrini, astori. Da segnalare la presenza di una farfalla molto particolare, il macaone sardo. Presso le foresterie di Perdu Melis, dove è possibile soggiornare, è presente un nucleo di daini mentre all'ingresso dell'oasi è stato istituito un centro per il recupero delle testuggini terrestri.