C'è chi vede la vita in rosa e chi non vede l'ora di tuffarsi nel blu dipinto di blu, dovunque esso sia. Se anche tu hai questo desiderio, parti per mete paradisiache che ti riconnetteranno con la tua parte spirituale e con quella più modaiola. Il blu o, meglio, il classic blue, è infatti il nuovo colore di tendenza e promette di influenzare tutto nei prossimi mesi, persino i viaggi. Quale scusa migliore, allora, per programmare una vacanza e immergersi nel mare, nel cielo e in tante altre meraviglie celesti?
Grazie alle incantevoli sfumature che vanno dal celeste all'indaco, passando per il turchese, il cobalto e lo zaffiro, Chefchaouen è soprannominata la "Perla blu del Marocco". Si dice che le splendide finiture di vicoli ed edifici derivino dall'esigenza pratica di allontanare gli insetti, anche se c'è chi pensa che siano state scelte dalla comunità ebraica come simbolo della vita spirituale. In ogni caso, i motivi per visitare questa suggestiva cittadina della regione di Tangeri-Tètouan sono tanti quanti i suoi colori: raggiungila per immortalare la sua bellezza come hanno già fatto fotografi del calibro di Steve McCurry, per scoprire la sacra ospitalità del popolo berbero alloggiando in un tipico riad e per lasciarti abbagliare dai coloratissimi souk. Quanto all'attività fisica e alle sfide, potrai allenarti salendo le ripide stradine e gareggiare coi mercanti locali nell'arte della contrattazione!
Dove:
Chefchaouen, Morocco.
Lo sapevi?
Un tempo la città era ritenuta sacra,
perché abitata dai diretti discendenti
di Maometto.
Il Wat Rong Seur Ten è un tempio buddista di recente costruzione, che si trova nei dintorni di Chiang Rai, nella Thailandia del Nord. Relativamente piccolo e raccolto, ti stupirà per la grandiosità del patrimonio artistico, che va dall'enorme statua di Buddha ai sontuosi decori perimetrali: sui muri, il tripudio di oro contrasta col dominante colore del cielo, che gli è valso l'appellativo di tempio blu. Oltre alla magnificenza architettonica, qui troverai l'autenticità della cultura locale: con un po' di fortuna, arrivando la mattina presto potrai vedere i monaci in preghiera. Inoltre, ti sarà difficile annoiarti, grazie ai viaggi nelle barche native lungo il fiume Kok, alla vitalità del mercato centrale di Chiang Rai e alla possibilità di fare trekking nella giungla come un avventuroso Indiana Jones, per poi ristorarti con un bagno nelle acque termali.
Dove:
Chiang Rai, Tailandia.
Lo sapevi?
Il Tempio Blu doveva ricordare quello
Bianco e, proprio per questo, il
progetto è stato affidato a un allievo
del suo creatore, il maestro
Chalermchai Kositpipat.
A Jodhpur, nel cuore del Rajasthan in India, gli edifici sembrano fondersi con il cielo e creare una sorta di mare vivo nel brullo paesaggio indiano. Il merito è del colore dei muri che, se un tempo indicava le residenze dei Brahmini, oggi ravviva tutte le case del centro, noto come Città Blu. Per lasciarti incantare da una delle più suggestive visuali al mondo dovrai salire sulla Fortezza di Mehrangarh, che guarda l'agglomerato urbano dall'alto. Qui, troverai un museo gestito niente meno che dalla famiglia reale, impegnata a non disperdere le tradizioni. Ma Jodhpur ti riserva anche altre sorprese, come il giardino pubblico di Umaid, il Mausoleo del Maharaja e il frizzante bazar, dove i tessuti sono preziosi almeno quanto i gioielli.
Dove:
Jodhpur, India.
Lo sapevi?
La città blu è ricca di leggende, come
quella di un abitante seppellito vivo
nelle fondamenta per fermare la siccità
causata dalla maledizione di un eremita.
Nella calda e accogliente Andalusia, sperduto tra i monti, troverai ad attenderti un minuscolo villaggio di poco più di 200 anime, dove persino il cimitero è colorato di blu. Ma, stavolta, la ragione non è da ricercarsi nella tradizione: i muri hanno assunto questa colorazione dal 2011, quando i produttori dei Puffi hanno chiesto al sindaco di ambientare qui il loro film. Lui, con la saggezza che solo il capo del pueblo de los pitufos può dimostrare, ha accettato di buon grado, a patto che i lavori di pittura fossero affidati ai disoccupati del paese. I motivi per vistarlo? Oltre a lanciarsi in escursioni, i bimbi più o meno cresciuti possono divertirsi al parco giochi tematico e farsi immortalare accanto a due statue giganti di Puffetta e Grande Puffo. Altro che alti due mele o poco più
Dove:
Júzcar, provincia de Málaga, Spagna .
Il graffito più divertente?
Sicuramente quello dedicato a
Gargamella che, secondo i maligni,
sarebbe stato disegnato sulla casa
dell'unico paesano contrario al
progetto del film.
Chissà quante volte, se ami viaggiare, ti sarà capitato di passare vicino a residenze di personaggi illustri senza saperlo. Ebbene, a Londra non corri questo rischio! Dal 1866 la Society of Arts ha inaugurato l'abitudine di designarle con targhe commemorative, le eleganti placche blu in ceramica dedicate a eroi cittadini più o meno conosciuti. Tra le più importanti, ricordiamo quella che ricorda il progenitore del computer Alan Turing, la placca di John Lennon e quella di Freddy Mercury al 22 di Gladstone Avenue. Ma la maggior concentrazione di blu è al numero 48 di Paultons Square, nella zona di Chelsea, che ha ospitato ben due Premi Nobel: quello per la letteratura Samuel Beckett e quello per la fisica Patrick Blackett.
Dove:
Londra, Inghilterra.
La placca blu più antica?
Un tempo si trovava sulla casa del
poeta Lord Byron ma, dopo la sua
demolizione, lo scettro è passato alla
targa che celebra Napoleone III,
risalente sempre al 1867.
Cerchi un luogo sperduto, semplice e magico per ottenere un sacco di like? In questo caso, non ti resta che recarti alla Casa blu, una rimessa di barche che da oltre novant'anni vigila sulle calme acque dell'estuario del Swan River. In passato utilizzata esclusivamente per la pesca, dal restauro del 2001 ha una nuova vita: è diventata protagonista di mille reportage sulla capitale dell'Australia e le sue assi di legno azzurre in pendant con il fiume, grazie agli scatti dei turisti, hanno fatto ormai il giro del mondo.
Dove:
Perth, Australia.
Lo sapevi?
Perth è un vero "paradiso sperduto",
che dista ben 2100 km dalla città più
vicina.
Il colore mi possiede: così scriveva Paul Klee che, per la sua arte, prese spunto da un viaggio in Tunisia e, sicuramente, anche dal soggiorno nella fiorente cittadina di Sidi Bou Said. Nel "paradiso bianco e blu" dove le case candide sono solcate da porte, finestre e balconi azzurro acceso e il mare è trasparente, infatti, le sfumature assalgono l'anima e la riempiono di pace e tranquillità. Ma non preoccuparti: se avrai voglia di movimento, potrai fare shopping tra le chicche dell'artigianato locale e bere un the alla menta al turistico Cafè des Nattes, meta prediletta del pittore svizzero e della letterata Simone de Beauvoir.
Dove:
Sidi Bou Said, Tunisia.
Lo sapevi?
La città ha preso il nome da un
omonimo mistico del passato.
Quando si parla di paradisi blu non si può non pensare a Santorini, dove il mare, le piscine, e i campanili che si stagliano nel cielo terso esplorano tutte le gradazioni del colore. Ma, al di là dei panorami spettacolari e degli asini, simbolo del posto, nella top model delle isole dell'Egeo troverai cibo genuino, come le specialità da strada che ricordano il kebab, e tanta cultura. A questo riguardo, non perderti le cittadine di Akrotiri, dove ha sede il secondo museo archeologico più importante dell'Egeo, e Oia, la località più famosa, che ospita le Rovine Del Castello Veneziano.
Dove:
Santorini, Grecia.
Non solo blu
a Santorini ti aspetta la Red Beach
che, con le sue rocce in contrasto
col turchese del mare, sembra quasi
arrivare dal pianeta rosso.
Se le spiagge bianchissime delle Maldive ti sembrano già il massimo, cosa penserai quando scoprirai quelle blu? A Vaadhoo, una delle isole dell'arcipelago, la notte accade qualcosa di magico: le acque e il bagnasciuga si colorano di mille stelle blu, come se il firmamento decidesse di farsi un bagno in uno dei mari più cristallini del pianeta. La vera ragione, però, è scientifica: le particelle luminose sono semplici fitoplancton che, processando sostanze inorganiche, ne producono una vitale dotata di bioluminescenza. Ma la poesia resta. Se poi non ti dovesse bastare, ricorda che alle Maldive potrai soggiornare in odierne palafitte e osservare pesci e squali direttamente dalla tua camera.
Dove:
Vaadhoo, Maldive.
Lo sapevi?
Il meccanismo della bioluminescenza
serve ai microrganismi per sfuggire
ai predatori. Quasi quasi dovremmo
ringraziarli!
Chi l'ha detto che la Blue Lagoon è solo quella della pellicola ambientata alle Fiji e in Giamaica? In realtà, puoi raggiungerne una ben più vicina, che ti garantisce lo stesso scenario da film. Parliamo, ovviamente, della nota spiaggia di Comino, che prende il nome dalle particolari sfumature turchesi dell'acqua. Qui, il Mediterraneo viene riflesso dal fondale di sabbia bianca, sulla cornice di una ricchezza floreale e faunistica, che completa la visuale da cartolina. L'unico neo? Il litorale è così bello che, a una certa ora, si affolla di turisti. Ma, in questi casi, potrai rimediare addentrandoti nel nord ovest dell'isola, dove l'ambiente selvaggio, perfetto per fare trekking o scalate, ti farà calare nei panni di un novello Robinson Crusoe.
Dove:
Comino, Malta.
Lo sapevi?
Nella parte est dell'isola, che si
percorre unicamente a piedi data
l'estensione di soli 3,5 km quadrati,
potrai visitare tutto l'anno una vera
trincea completa di vecchi cannoni.
Il blu più freddo in assoluto? Quello delle grotte di ghiaccio islandesi, plasmate incessantemente dal flusso dei fiumi e celebri per le intense sfumature mozzafiato. La loro particolarità? Essendo completamente naturali, cambiano continuamente, rendendo ogni visita unica. Alcune, addirittura, spariscono per sempre ma, fortunatamente, altre si ricreano anno dopo anno: la Grotta di Cristallo, ad esempio, ubicata nel ghiacciaio Vatnajökull in corrispondenza dell'omonimo parco nazionale, da sola vale il viaggio nel profondo nord perché, come suggerisce il nome, ti darà l'impressione di trovarti sotto una cupola di vetro. Ma c'è anche un altro motivo per organizzare una puntatina verso il Polo: in loco, infatti, è possibile fare trekking fino al ghiacciaio. E aprirsi varchi attraverso enormi lastre, ovviamente accompagnati da guide qualificate, non ha prezzo!
Dove:
Islanda.
Lo sapevi?
Le grotte di ghiaccio non sono tutte
blu! E quando lo diventano è per
via della composizione priva di
bolle d'aria, talmente compatta da
assorbire tutti gli altri colori dello
spettro cromatico.
Non lontano da Vancouver, risalendo verso i parchi dell'Alberta, ti aspetta un luogo talmente incredibile da concentrare tutta la sconvolgente bellezza dei paesaggi canadesi: si tratta del parco naturale del Joffre Lake, dove il verde dei boschi lussureggianti e il bianco accecante della neve dei ghiacciai si mixa alla distesa turchina delle acque del lago, che i più impavidi e meno freddolosi potranno sfidare concedendosi un tuffo. In alternativa, dopo il trekking, potrai persino decidere di pernottare in loco. Per prenotare il posto tenda e dormire sotto le stelle, ti basterà acquistare il pass all'ingresso del trail.
Dove:
British Columbia, Canada.
Lo sapevi?
Per l'intero tragitto dovrai mettere
in conto una camminata di 11 km,
ma ne vale decisamente la pena.
Forse non saranno cinquanta, ma le sfumature di blu della Laguna di Bacalar, che si addentra per ben 42 km nell'entroterra del Quintana Roo, nel sud dello Yucatan, promettono di lasciarti a bocca aperta. Non a caso, l'antica popolazione dei Maya l'aveva ribattezzata la Laguna dai 7 colori, riferendosi all'ampio numero di gradazioni che lo specchio d'acqua dolce riesce a riflettere alle diverse profondità. Se, poi, consideri anche il blu profondo dei cenotes, le grotte calcaree caratteristiche della zona, si tratta proprio di un posto da record! Ma cosa fare oltre a noleggiare una barca e fare un tuffo da ricordare per la vita? Noi ti consigliamo di prenderti cura di te: in alcuni punti, la laguna diventa una sorta di spa a cielo aperto, dove la sabbia ricca di zolfo consente di farsi dei fanghi naturali.
Dove:
Quintana Roo, Messico.
Lo sapevi?
Sulle sponde della laguna sorgono
le ville di alcune delle personalità
più ricche dello stato e non è difficile
capirne il motivo.
Lungo la costa nord-ovest di Zante, a partire dalla fine di Agios Nikolaos fino a Capo Skinari, potrai ammirare lo splendore delle famose Grotte blu. Queste formazioni geologiche uniche devono la denominazione alle incredibili colorazioni azzurre e turchesi conferite loro dai riflessi dell'acqua. Impossibile tralasciarle durante un viaggio a Giacinto: l'unica scelta è se visitarle con un'imbarcazione propria o attraverso uno dei tanti tour organizzati che partono da Makris Gialos, Aghios Nikolaos e Capo Skinari.
Dove:
Zante, Grecia.
Lo sapevi?
Poco distante dalle Blue Caves
troverai Navajo beach, una spiaggia
bianchissima su cui giace il relitto
della Panagiotis, salpata dalla Turchia
con un carico di sigarette di
contrabbando.
Chiudi gli occhi e pensa al blu più luminoso e incantevole che riesci a immaginare, perché è questo, secondo Mark Twain, il colore della Grotta Azzurra di Capri, capace di "far vergognare il cielo", eguagliando la trasparenza del vetro. Ti sembra troppo poetico? Probabilmente perché non hai mai visitato questo gioiello naturale, la cui particolarità deriva dall'inedita illuminazione: la luce, infatti, non arriva dall'alto, ma fa breccia attraverso un incavo sottomarino, da cui si sprigiona sulla roccia, colorandola immediatamente col suo ineguagliabile bagliore blu.
Dove:
Capri, Italia.
Lo sapevi?
Per lungo tempo la grotta è stata
snobbata dagli abitanti dell'isola,
che la reputavano preda degli
spiriti maligni.
Di solito per ammirare il firmamento scegli la montagna o il mare, per il limitato inquinamento luminoso o, al massimo, il planetario, dove la visuale non conosce confini. Ma avevi mai pensato di poterlo fare anche in un anfratto roccioso? Se credi sia impossibile, probabilmente non conosci ancora le grotte di Waitomo, a nord della Nuova Zelanda. Qui, dei singolari insetti, detti glow-worm, per attirare le prede producono una luminescenza simile a quella delle lucciole. E il risultato è uno degli spettacoli più fantasmagorici al mondo. Provare o, meglio, partire per credere!
Dove:
Waitomo, Nuova Zelanda.
Lo sapevi?
I maori conoscevano le grotte ma
hanno potuto esplorarle solo nel
1887 con l'aiuto del geometra
inglese Fred Mace e di una zattera
ad hoc, costruita con steli di lino.
Questa moschea fu costruita tra il 1609 e il 1616 per ordine di Sultan Ahmed, da cui il suo nome in turco, Sultanahmed Camii (Sultan Ahmmed Mosque). È uno degli edifici più visitati di Istanbul. Entrando, puoi vedere nella cupola più di 20 mila piastrelle di Nicea (Iznik) e con più di 200 vetrate. L'immagine è spettacolare.
Dove:
Istanbul, Turchia.
Lo sapevi?
Per entrare devi vestirti in modo
appropriato, donne con spalle
e capelli coperti.
Per le modaiole lo stiletto è sacro, ma chissà se hanno mai pensato di fargli un monumento. L'idea, comunque, è già venuta alle istituzioni di Taiwan che, in occasione del Capodanno Cinese 2017, hanno inaugurato un imponente chiesa di vetro a forma di scarpa, con un duplice scopo: riportare le donne, che ormai credono più nella moda che nella preghiera, alle funzioni e, naturalmente, attirare i turisti. Anche se l'isola, in realtà, era già ricca di attrazioni: oltre ai palazzi ultramoderni e alle innumerevoli manifestazioni, ti consigliamo di visitare le foreste di bambù giganti, le incantevoli spiagge di sabbia bianca del sud e i parchi nazionali dove ti troverai a tu per tu con specie in via di estinzione.
Dove:
Provincia di Taiwan.
Lo sapevi?
La chiesa, larga 10 metri e alta 16,
è formata da 322 blocchi di vetro.
Nessuno sa con esattezza come l'espressione "to have the blue devils" si sia trasformata in arte. Sicuramente, però, la magia è avvenuta nella seconda metà del XIX secolo nelle piantagioni di cotone del Mississippi. Ed è proprio sulle sponde dell'omonimo fiume, e in particolare a Memphis, che dovrai fare tappa per conoscere l'origine del blues. Qui, nella celebre Beale Street, potrai ascoltare concerti dal vivo in famosi club e ristoranti soul food e, al 126, troverai il Memphis Music Hall of Fame, dove ti aspettano cimeli appartenuti ad Elvis e Jerry Lee Lewis. A Chicago, invece, il blues è diventato elettronico e ha raggiunto vette elevatissime, grazie alla chitarra del nativo Tampa Red e a quella di Muddy Waters, originario del Mississippi, ma conosciuto come il "padre del blues di Chicago". Non è difficile capire perché la città pulluli di eventi e locali dedicati alla musica del Sud, come il Chicago Blues Festival e il Buddy Guy's Legends dove, oltre alle chitarre autografate, potrai vedere il proprietario esibirsi con la sua voce ancora travolgente.
Dove:
Memphis, Tennessee e Chicago, Illinois.
Per finire nel blu...dei formaggi, parti per un tour gastronomico alla scoperta dei migliori fromages bleus, a partire dal Bleu d'Auvergne. Questa prelibatezza nasce nella regione dei vulcani ai piedi dei monti del Cantal. Qui, nei comuni dell'alta Loira famosi per i castelli e le mucche in libertà, avrai la possibilità di accompagnarlo ai famosi rossi, ai mirtilli locali e come ingrediente degli stuzzichini dell'Alvernia. In Francia va provato anche il Roquefort, leccornia blu originaria del Rouergue, presso la cittadina di Roquefort-sur-Soulzon ai piedi del monte Combalou. Nelle sue pareti rocciose si aprono antiche cave, che meritano una visita per la loro bellezza, ma anche perché è qui che viene stagionato il formaggio. Per gustarlo al meglio, provalo insieme ai famosi straccetti di carne o in contrasto con la dolcezza di marmellate di cotogne o fichi. A Copenhagen, invece, ti aspetta il pluripremiato formaggio Danablu, che Marius Boel creò agli inizi del Novecento ispirandosi al Roquefort. Una volta sul posto, ti consigliamo di godertelo come fanno i danesi, a conclusione di una cena a base di pesce o in più strati spalmati sul tipico pane di segale, lo Smørrebrød. Un altro erborinato degno di nota è lo Stilton, denominato così in onore della cittadina del Leicestershire a nord di Londra: pensa che solo 7 caseifici hanno la licenza per produrlo. Tutti, però, possono assaggiarlo, magari con un bicchiere di porto o per aromatizzare insalate e bistecche. Dulcis in fundo, il nostro formaggio blu: il Gorgonzola prende il nome dall'omonimo paese adiacente a Milano e non è difficile immaginare gli abbinamenti che ti aspettano alla sagra annuale locale, dove insaporisce risotti e polente tradizionali. Se invece cerchi accostamenti gastronomici inediti, prova la pasticceria milanese di Ernst Knam, dove ti serviranno Gorgonzola con pere e cioccolato: un mix a prova di esploratori del gusto!
Dove:
Alvernia, Francia,
Roquefort-sour-Soulzon, Francia,
Copenaghen, Danimarca, Stilton,
Inghilterra e Gorgonzola, Milano.
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