Una cosa su cui possiamo essere tutti d'accordo è la bellezza incomparabile della città eterna, basta elencare la Fontava di Trevi, il Colosseo, la romantica scalinata di Trinità dei Monti o la magnificenza della Cappella Sistina. Una volta tanto, però, sarebbe anche bello vedere a Roma qualcosa fuori dagli schemi.
Cosa vedere a Roma di particolare e insolito? Te lo diciamo noi in questa breve guida con 8 suggerimenti fuori dai soliti giri, soprattutto se già conosci Roma, e che magari i romani stessi ancora non hanno mai visitato. Preparati, tra arte, architettura e curiosità, ne vedrai di cose insolite.
Ok, Porta Portese non è esattamente un luogo insolito, anzi, si tratta del mercato delle pulci più famoso di Roma, famoso quanto se non come quello di Portobello a Londra. L'insolito, però, è quello che ci troverai visitandolo ogni domenica mattina, perché a Porta Portese c'è davvero di tutto: abiti e oggetti vintage, giocattoli, biciclette, medaglie, gioielli e orologi antichi, senza contare i libri, naturalmente, e perfino mobili... e non è detto che non si possa fare qualche ottimo affare! Ma la cosa più affascinante, a nostro parere, solo le vecchie foto di famiglia, cartoline e lettere di decenni fa, che hanno ancora tante storie da raccontare.
Non ti stiamo suggerendo di spiare all'interno di una casa privata, come potresti erroneamente pensare. La serratura è quella del cancello della villa del Priorato dei Cavalieri di Malta, in cima al colle Aventino, e guardare dal buco offre una veduta davvero insolita di una delle mete romane più famose: la Cupola di San Pietro. Il panorama, naturalemente, non è casuale, ma fu l'architetto Giovanni Battista Piranesi a posizionarlo lì appositamente nel 1765, per regalare ai visitatori della città eterna una piccola curiosità da non lasciarsi sfuggire. La passeggiata sull'Aventino è molto piacevole e tranquilla, lontano dalle grandi folle del centro, anche se, davanti al buco, troverai un'immancabile fila di persone che conoscono questo "segreto" e aspettano pazientemente il loro turno.
Ecco un pezzo di Roma davvero insolito e fuori dai normali percorsi turistici: la Centrale Montemartini. Si tratta del primo impianto di produzione di elettricità a Roma: fu inaugurata nel 1912 e fu attiva fino al 1963. La Centrale ha dovuto aspettare il 1997 perché fosse riqualificata, divenendo uno straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in museo. Oggi la Centrale ospita ancora gli antichi macchinari in ghisa, circondati però da reperti archeologici e opere d'arte che erano custodite nei magazzini dei Musei Capitolini. La Centrale Montemartini è una meta davvero poco battuta dai turisti, quanto bella e interessante: un luogo da includere assolutamente nella tua lista delle cose insolite da vedere a Roma.
È dal II secolo a.C. che a Roma esiste la più antica comunità ebraica, ed è tuttora così. Come è ben noto, gli ebrei hanno subito diverse persecuzioni nei secoli, ed è stato nel 1555 che Papa Paolo IV li confinò nel ghetto, smantellato poi 300 anni dopo. Il ghetto ebraico di Roma si trova tra piazza Venezia e le sponde del Tevere, proprio di fronte all'Isola Tiberina. Il quartiere è ricco di monumenti, come la Fontana delle Tartarughe, il Portico d'Ottavia, costruito da Augusto, o il Teatro Marcello, un piccolo Colosseo. Proprio in Via del Portico d'Ottavia troverai tanti ristorantini in cui gustare la tipica cucina ebraico-romanesca, come la Taverna del ghetto, Nonna Betta o Giggetto, in cui ti consigliamo di ordinare il famosissimo (e buonissimo) carciofo alla giudia.
Quante volte hai sentito nominare questo luogo, dove vengono registrate alcune delle più popolari trasmissioni televisive italiane e dove sono stati girati tantissimi film italiani e internazionali? Naturalmente stiamo parlando di Cinecittà, un luogo iconico non solo di Roma, ma di tutta l'Italia. Da qualche anno, grazie a dei tour guidati, Cinecittà è accessibile e puoi visitare da vicino i set cinematografici di alcuni film celebri, vedere i costumi originali e scoprire la sua storia e come vengono creati i film. Un tour e una mostra davvero imperdibili, non solo per gli appassionati di cinema. Ti consigliamo di visitare di tanto in tanto il sito per scoprire gli eventi speciali che vengono spesso organizzati.
"Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori", questa celebre iscrizione si trova in cima a uno dei principali monumenti del '900 italiano, il Palazzo della Civiltà Italiana, conosciuto anche come Colosseo Quadrato. Questo nome deriva dalla sua particolare architettura, con archi ripetuti 216 volte, per tutta la superficie dell'edificio su tutti e quattro i lati. Progettato perché fosse pronto per l'Esposizione Universale di Roma del 1942, la sua costruzione fu ultimata solo nel dopoguerra. La struttura, in cemento armato, è arricchita da 28 statue, allegorie delle arti e delle attività dell'uomo. Grande esempio di architettura monumentale, il Colosseo Quadrato si trova nel quartiere dell'EUR ed è stato scenografia di film di grandi registi italiani, come Antonioni, Rossellini e Fellini.
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX si sviluppo' in Europa uno stile artistico molto particolare, che si rifaceva a temi floreali e, soprattutto in campo architettonico, era caratterizzato da eclettismo e dal recupero delle tipiche forme medievali, rifacendosi anche al mondo del fantastico. Stiamo parlando dell'art nouveau, conosciuta in Inghilterra come liberty e che in Italia fu ribattezzata, appunto, stile floreale. Molte città italiane hanno un quartiere liberty, e a Roma questo è sicuramente il quartiere Coppedè, dal nome dell'architetto che lo ha progettato e che ha iniziato a costruirlo nel 1915, e che ha poi lasciato incompiuto a causa della sua morte, avvenuta nel 1927. Il quartiere è davvero molto interessante da visitare, sembra quasi l'ambientazione di una favola e, a tratti, anche di un film horror. Tra gli edifici più interessanti, i Palazzi degli Ambasciatori, che ricordano lo stile di Gaudì, la Palazzina del Ragno e la Villa delle Fate.
Restiamo nel quartiere Coppedè, dove troviamo un tipico esempio di architettura liberty di quel periodo, la Casina delle Civette. Questo piccolo cottege sembra uscito da una favola, e probabilmente era proprio questa l'impressione che volevano dare gli architetti di quel periodo. La Casina era una sorta di dependance di Villa Torlonia e si trova ai bordi del parco. Originariamente nasceva come una baita svizzera, altro stile molto in voga a fine XIX secolo, per poi subire trasformazioni e aggiunte, tra porticati, torrette, finestre a bovindo e loggette, che richiamano il mondo medievale. Tratto distintivo sono le numerose vetrate colorate che vi si trovano, secondo lo stile dell'epoca. La Casina fu abitata dal principe Torlonia fino al 1938 e successivamente occupata dalle truppe alleate, per poi conoscere un lungo periodo di decadenza. Per fortuna il Comune di Roma l'ha acquisita e recuperata, rendendola oggi un delizioso museo dedicato alle vetrate artistiche.
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